Non possiamo più credergli.

verdiniboschi

di Massimo RIBAUDO

Dobbiamo già prepararci a votare NO contro questa riforma del Titolo V che trasforma la Repubblica parlamentare italiana in un premierato monocameralista senza contrappesi costituzionali. Mentre Renzi già vuole porre sotto l’autorità del potere esecutivo anche la Rai. Un’ autocrazia oligarchica di tipo russo, messicano, od egiziano, fate voi.

La crisi non è superata ed è sistemica. Altre bolle speculative si susseguiranno nei prossimi anni erodendo risparmi, salari, pensioni. Tutto questo se non si cambia completamente politica economica. Una politica economica, che con attenzione ed umiltà esperimenti il modo di ricostruire un orizzonte di prosperità per la classe media, dissolta dal modello di Reagan e della Thatcher che ha impoverito il cittadino, togliendo servizi, e arricchito a dismisure le grandi holding, diminuendo le tasse per loro. “Reaganomics killed America’s middle class“. E così hanno fatto Berlusconi, Sarkozy, Lagarde, Blair. Producendo la più grave crisi culturale, sociale, economica, politica dell’Occidente.

Ora, il Governo Renzi continua – “è stato messo lì per questo” – a produrre ed incrementare le cause dirette del prossimo crollo del risparmio privato e dell’innalzamento del debito pubblico.

In questa situazione, una legge elettorale maggioritaria ed un sola Camera parlamentare asservita totalmente al potere esecutivo è la spoletta per un incidente nucleare.

Incuranti, totalmente ignare o colpevolmente complici di tutto questo, le minoranze del PD sono già prone ai voleri del proprio Segretario e Presidente del Consiglio che gli assicura uno stipendio e, forse, qualche poltrona.

Tutti, tranne, forse, Fassina, Civati e pochissimi altri, approveranno la pessima riforma Boschi-Verdini. Una riforma che protegge una minoranza del Paese. Una riforma che dovrà essere annullata con un fortissimo NO dai cittadini italiani chiamati a confermarla o impedirla. Ma quel NO non potrà essere richiesto da Bersani, da Cuperlo, dalla “ditta” del PD ormai completamente venduta agli interessi della destra italiana di Berlusconi e Renzi. La “ditta” è morta, ed i suoi rappresentanti – un apparto di accademici e di peones asserragliati nelle loro fondazioni o nei piccoli centri di potere locali – sono ormai venditori ambulanti in cerca di consenso o sguatteri di un potere che emana leggi che disciplinano il modo di conservare privilegi per quel 20% del Paese che ne usufruisce da anni.

Non ci possiamo più fidare di loro. Non ci rappresentano più. Bisogna unirsi insieme, tutti insieme, per dire NO alla democrazia dei plebisciti, del “o con me o contro di me”, della TV. Al rischio di una dittatura “morbida” che non sente ragioni. Procede verso i vantaggi per sé e la rovina per il resto del Paese. Di questo si fa complice tutto il Partito Democratico. E chi non ne uscirà.

(Immagine dal web)

4 Pensieri su &Idquo;Non possiamo più credergli.

  1. IO mi domando , ai vari Civati, Cuperlo , Fassina  ( Bersani) la coerenza dov’è ???  basta balbettare , bisogna votare contro  queste leggi incostituzionali , bisogna uscire da questa gabbia dove manca l’ossigeno democratico .Ci vuole più coraggio , il nostro paese ha bisogno di un nuovo soggetto politico di sinistra vera  riformista e partecipativa .  BASTA  , ci vuole una svolta VERA  !!!!!   ciao da Gianni Rosa 

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