“Chi vince governa”, ha detto De Luca. Quando gli sceriffi sono come i banditi

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di Vincenzo PALIOTTI

Continua la polemica a distanza tra il neo eletto presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e Rosy Bindi sulla lista degli “impresentabili”. “L’iniziativa dell’onorevole Rosaria Bindi è grave sul piano umano, diffamatoria e gravissima sul piano politico – ha dichiarato De Luca ai microfoni del Tg1 – è chiaramente un tentativo di colpire il presidente del Consiglio”. De Luca, che ieri si è intrattenuto a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Matteo Renzi per più di un’ora, è tornato a parlare del suo inserimento nella lista degli “impresentabili” a due giorni dalle elezioni da parte della Commissione Antimafia presieduta dalla stessa affermando che quello della Bindi è “chiaramente un tentativo di colpire il presidente del Consiglio”.

Questa la dichiarazione di Vincenzo De Luca all’uscita dall’incontro avuto con Matteo Renzi, parole pesanti e gravissime, rappresntano una vera e propria dichiarazione di guerra a chi combatte contro l’illegalità, contro le organizzazioni criminali. Una dichiarazione di guerra allo Stato di diritto.

Naturalmente di questa dichiarazione è certamente al corrente il premier e se è stata data è anche perché questi approva e condivide.

Un Presidente del Consiglio, quindi, che si mette dalla parte di chi viola la legge e critica chi la legge la deve e la vuole far rispettare. Al di là della questione morale che ormai non interessa più a nessuno, se mai è stato così, questa presa di posizione è molto grave proprio nella giornata in cui è scoppiata in tutta la sua virulenza la questione di Roma: il cancro di Mafia Capitale.

Queste parole mettono tanti dubbi alle persone oneste e tranquillizzano chi è coinvolto in quella sporca faccenda e mi chiedo in che modo si farà giustizia se dal massimo organo dello stato, il governo, si agisce in questo modo che ha trovato anche consensi nel partito del premier che hanno attaccato in modo vergognoso la presidente della Commissione Antimafia.

Non mi dilungo poi sui meccanismi che sono scattati dopo l’elezione del De Luca alla presidenza della Campania, ormai tutti sanno come dovrebbe andare in termini di legge, ed anche se gli è stata data, con un decreto ad personam, di governare.

Per me e per tutte le persone oneste resterà l’abuso, la deturpazione della legge Severino (certo, da modificare, ma esiste), lo stupro fatto alla morale pubblica,l a ferita inferta a tutte le persone oneste che rispettano la legge.

Ha vinto la prepotenza, l’illegalità, l’arroganza di un potere, quello di Renzi, mai passato per le urne. E questo è costituzionalmente corretto, ma è vergognoso avere usato un voto per un programma facendo approvando poi norme esattamente contrarie a quelle proposte agli elettori.

Ha vinto anche l’arroganza di un uomo, De Luca, che si crede “immacolato”, che dichiara si di aver violato la legge ma che lo ha fatto per il bene dei cittadini, quei cittadini che tende amministrare con i voti che gli sono arrivati anche da Cosentino: inutile soffermarsi sul personaggio noto a tutti e inutile dire quali potrebbero essere i crediti che questi andrà ad esigere ora che De Luca è stato eletto.

Quindi dopo la cancellazione dei diritti dei lavoratori, poi quelli degli elettori, oggi veniamo a conoscenza della considerazione che il premier/segretario ha delle leggi dello Stato e di chi è preposto a farle rispettare.

Tutti in questi giorni, anche tanti “renziani”, discutevano sull’opportunità o meno di candidare De Luca ammettendo che farlo era stato un errore, errore che Renzi non avrebbe mai ammesso. Falso. Renzi lo ha addirittura difeso e protetto dalle leggi vigenti perché in effetti è questo che è accaduto e si può dire che entrambi “se ne fregano” di quanto dice la legge Severino e meno che meno della morale pubblica.

Io sono sempre più convinto che Renzi sia solo l’interprete principale di un copione cha ha come autori personaggi che agiscono sotto traccia e che hanno interesse che le cose precipitino fino al punto di creare conflitti tra gli organi dello stato per poi intervenire un giorno in prima persona per rimettere le cose “a posto”, condizioni che si erano create nel corso della nostra storia alla nascita del fascismo. Oltre al fatto che lo stesso premier/segretario agisce con il mandato europeo della Merkel, di Draghi e della BCE, e della troika ai quali ha giurato fedeltà sulla nostra pelle.

Spiace in tutto questo che il cittadino elettore, specie quello della Campania, non abbia capito e si sia fatto “affabulare” dal populista di turno.

Senti dire da tanti che De Luca ha fatto bene a Salerno, sarà anche come dicono ma le frequentazioni, le alleanze che questi ha fatto con personaggi come Cosentino, De Mita e Cesaro dovevano mettere in guardia dall’affidare a quest’uomo iil governo della Campania.

Una regione vittima proprio di personaggi come Nicola Cosentino, come lo stesso De Mita che poco e niente ha fatto per la Campania in tanti anni di politica se non aumentare il suo potere ed il suo conto in banca mentre la regione, con l’Irpinia che gli compete (è noto) da vicino, sono rimaste allo stesso stato di quando questi si affacciava alla politica.

Così è rimasta la sanità, l’economia delle regione, i disoccupati sono sempre ai primi posti nelle classifiche regionali, nazionali e internazionali, e Salerno non fa eccezione. E così crediamo che continuerà la vita della regione Campania, visti gli alleati di cui si è circondato De Luca che al momento giusto chiederanno, ed otterranno, di esigere i crediti che vantano sul nuovo Governatore per effetto del loro appoggio elettorale.

Infine al contrario di quanto si dice non è stata la Bindi a “vendicarsi” del premier/segretario, come dichiara lo stesso Renzi per bocca di De Luca: è stato invece Renzi con al suo fianco il partito a volersi vendicare della Bindi che non le ha mai mandate a dire e che ha sempre agito in modo trasparente, in pieno rispetto della legalità e della Costituzione e quindi in netto contrasto con il modo di fare del premier/segretario che a tutto questo ha dichiarato guerra.

4 Pensieri su &Idquo;“Chi vince governa”, ha detto De Luca. Quando gli sceriffi sono come i banditi

  1. Vi dico coraggio, nonostante i commenti non arrivano. Coraggio perché ce ne vuole tanto, gli italiani non sono un popolo che s’impone di riflettere sulle cose e di agire di conseguenza. Informate questo popolo ottuso, certo il voto di scambio ha prodotto i suoi frutti malefici…buona domenica Giusy

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      • Quello che mi dispiace? Vedere queste pagine di commenti vuote. L’italiano non merita nulla, provate a scrivere di vacanze, di gnocca, di soldi facili, di abbronzature e poi vedrete come si riempiono di commenti pieni di approvazioni! Buona giornata, Giusy

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        • Il popolo italiano non è composto solo da quella gente che descrivi tu, Giusy.
          Fortunatamente non è così ma a causa della cultura in cui siamo immersi, ci viene più facile vedere soprattutto quelli.

          Forse dovremmo cominciare a ragionare e ad investire su quegli italiani che sono davvero brava gente e ripartire da loro per cominciare ad inviare un messaggio che si faccia sempre più forte e udibile.

          Non tutto è perduto, Giusy, non tutto. 🙂
          Impariamo a restare umani e a guardare all’Uomo non come un qualcosa che non ha possibilità di recupero ma come ad un’entità che ha bisogno di cominciare a “masticare” parole positive, che il buonismo non esiste ma esiste la solidarietà ed esiste l’empatia, che sono valori che ci hanno contraddistinto e salvato in tante fasi buie della nostra storia.

          Ripartiamo da noi, quindi, dalla nostra volontà di non adeguarci al peggio.
          Non smettiamo di dirlo e di crederci. 🙂

          Buona domenica a te e grazie per la tua patrtecipazione.

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