di Mario GALLINA
Papa Francesco nella sua enciclica Laudato sì, fa il suo mestiere di richiamare gli uomini a comportamenti più consoni a chi un domani aspetta la salvezza divina.
Tuttavia la situazione sociale e politica mondiale si è talmente incancrenita e le problematiche si sono talmente incrostate e ridotte alla negazione dei più elementari bisogni umani che il suo intervento sostanzialmente si sovrappone e supplisce all’assenza di una sinistra strutturata che svolga il suo ruolo sociale e di orientamento politico delle masse di uomini sfruttate, sempre di più in aumento, alle quali, giorno dopo giorno, i paesi dominanti continuano a togliere persino la speranza di un futuro migliore.
Bergoglio tocca argomenti cari alla sinistra, come le regole incontrollate del mercato, il salvataggio ad ogni costo della banche a spese delle popolazioni, oppure affronta l’argomento del debito pubblico della nazioni povere, indicandolo come mezzo dei paesi ricchi per assumerne il controllo, non tralascia nemmeno il discorso ecologico e di rinnovabilità della risorse naturali.
Ė successo quindi che il vuoto incredibile lasciato da un partito che rappresenti tutti questi interessi che non si difendono da soli, come invece fanno benissimo i profitti delle speculazioni finanziarie, viene riempito da chi sente nella sua logica che c’è bisogno di qualcuno che prenda questo testimone, e mettendo i piedi nel piatto, argomenta su problematiche prosaiche e molto terrene che tratteggiano la vita dei popoli poveri e sfruttati, chiedendone il riscatto ora sulla terra, e non domani nel regno dei cieli!
Naturalmente non può istigare alla rivoluzione. Eppure sente la necessità di tracciare un canovaccio di idee ed ideali, un elenco di obiettivi che non possono più essere abbandonati nell’oblio dell’ineluttibilità degli “effetti collaterali” del progresso.
Allora cosa aspettiamo noi che che non possiamo stare in attesa che scocchi il “Giorno del Giudizio”?
Non possiamo più tollerare ed avallare questa colpevole assenza di una formazione di sinistra che è l’unica speranza anche per chi, fortunato lui, ha orrizzonti che vanno oltre questa vita terrena.
Concordo, anche se credente in Dio. La giustizia, l’equità, l’amore per il prossimo, sono valori che devono essere ambiti da ogni essere umano, aldilà di ogni credo religioso o non. In terra siamo noi a dover amministrare questi ideali ed è ciò che ci distingue da ogni altra specie animale. Tra l’altro sono le stesse cose che Gesù affermava nel Vangelo. Coraggio, l’impresa è ardua. Un caro saluto, Giusy
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Grazie delle tue parole, Giusy. E’ il coraggio che dobbiamo infonderci a vicenda. Un caro saluto a te.
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Ho sempre sostenuto che essere di Sinistra coincide con l’essere buon cristiano. Questo Papa riavvicinerà molti alla Chiesa che dopo le recenti vicissitudini se ne erano allontanati.
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