Il Programma del Movimento Essere Sinistra

sole_mani

[documento 003/2015/P]

IL PROGRAMMA del MovES

POLITICHE ECONOMICHE E DIRITTO AL LAVORO

 

1) ISTITUZIONE DI UN FONDO PER LA PIENA OCCUPAZIONE

a garanzia di un Programma Permanente per il Salario Sociale a favore di tutti i disoccupati involontari per restituire dignità e sopravvivenza a tutti coloro che sono stati lasciati ai margini del vivere sociale.

L’Obiettivo della piena occupazione andrà sostenuto anche attraverso una legge per la riduzione dell’orario settimanale di lavoro a parità di retribuzione.

2) CONGELAMENTO immediato dei fondi previsti per il FISCAL COMPACT, recesso dal medesimo trattato (Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance dell’Unione Europea del 2012) ed erogazione della spesa prevista a copertura del fondo per la piena occupazione, per l’adeguamento delle pensioni minime e per la riduzione del cuneo fiscale. Recesso dal MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) e richiesta di restituzione dei fondi già versati per un valore di oltre 14 miliardi di euro.

3) RIPRISTINO E AMPLIAMENTO DELLO STATUTO DEI LAVORATORI e del diritto alla libera rappresentanza sindacale contemporaneamente all’abrogazione dei contratti atipici a partire da quelli a tempo determinato, quando non giustificati dalla discontinuità del ciclo produttivo.

4) Avvio di un processo di RIPRISTINO DELLA MONETA STATALE contestualmente a un percorso programmato di uscita dall’Eurozona, dai diktat della Troika e dal sistema del debito sovrano gestito dalle banche private. È auspicabile favorire un’uscita consensuale e negoziata da organizzare preferibilmente insieme ad altri paesi dell’Eurozona ponderata sulla condivisione di un piano comune.

Tale processo, considerato in ogni caso necessario e irreversibile, si fonderà sia sulla ricerca di una collaborazione con le autorità della UE, sia sulla ricerca di una convergenza con le forze politiche anti austerity degli altri Paesi europei.

Saranno individuati e valutati tutti gli strumenti politici necessari per una transizione coordinata da un sistema monetario all’altro, compresa la possibilità dell’istituzione di una moneta complementare da affiancare all’euro durante il processo di avvio al ripristino della moneta statale, per consentire il finanziamento di politiche interne di ripresa economica e di ristrutturazione delle politiche sociali.

5) Ricostituzione di una BANCA CENTRALE PUBBLICA, non indipendente ma al servizio dello Stato e della collettività. Introduzione della separazione tra banche commerciali e banche d’investimento le cui attività andranno sottoposte a un rigido controllo da parte dello Stato.

6) SVILUPPO DI POLITICHE ECONOMICHE A TUTELA E SOSTEGNO di Agricoltura, Commercio, Artigianato, Libere Professioni, Piccola-Media Impresa e Cooperazione con sgravi fiscali e incentivi per la piccola e media impresa con particolare attenzione soprattutto nel settore del turismo; modifica della normativa per l’accesso alle libere professioni e valorizzazione dell’artigianato.

 

POLITICHE SOCIALI E DEI DIRITTI UMANI

 

7) DIVIETO di pignoramento della prima casa e abolizione del fermo amministrativo per auto e moto se risultanti essere unico mezzo di proprietà.

8) BLOCCO IMMEDIATO di tutti gli sfratti ABITATIVI in assenza di adeguate soluzioni alternative. In attesa dell’assegnazione di un alloggio popolare o di altre soluzioni abitative deve essere previsto il rimborso integrale del canone da parte dello Stato per i piccoli proprietari che traggono fonte di reddito dall’affitto dell’immobile.

9) DIRITTO SOCIALE ALLA CASA per i lavoratori e le famiglie a basso reddito con ripristino di un fondo per l’edilizia popolare congiuntamente a politiche fiscali per l’edilizia che scoraggino l’accumulo di immobili inutilizzati allo scopo di evitare nuovo consumo di suolo e cementificazione indiscriminata.

10) PROTEZIONE DEL POTERE D’ACQUISTO DEI SALARI e DELLE PENSIONI attraverso meccanismi automatici di indicizzazione.

11) BLOCCO DI TUTTE LE PROCEDURE ESECUTIVE a favore di banche e istituti di credito riguardanti prima casa, primo mezzo di trasporto e beni strumentali di prima necessità; ABOLIZIONE IMMEDIATA DI EQUITALIA con passaggio delle relative funzioni all’Agenzia delle Entrate.

12) RIFORME PER LA DIGNITÀ UMANA:

a) riforma carceraria e individuazione di forme alternative di pena per alcuni reati compatibilmente con le esigenze di sicurezza sociale al fine di ridurre la recidività criminale, sull’esempio di esperienze positive riscontrate in altri paesi; compatibilità delle condizioni carcerarie con il rispetto della dignità umana;

b) Costituzione di forme alternative di gestione sociale del disagio mentale in generale e in seguito alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici giudiziari;

c) depenalizzazione delle droghe leggere;

d) introduzione nel codice penale del reato di tortura.

13) RILANCIO DELLE POLITICHE RELATIVE ALLA CONDIZIONE FEMMINILE per il superamento delle vecchie logiche di sfruttamento a livello economico e lavorativo; potenziamento del welfare a sostegno della madre lavoratrice e relativamente all’accudimento parentale; tutela della maternità e ampliamento della legge 194.

14) POLITICHE SULL’IMMIGRAZIONE L’immigrazione economica, come quella dei popoli in fuga da scenari di guerra, è la conseguenza delle politiche di rapina attuate dai paesi occidentali verso l’Africa e il Medio Oriente. Questa predazione si compie simultaneamente alla destabilizzazione geopolitica delle aree di provenienza dei principali flussi migratori verso l’Europa. Le guerre fomentate dalle politiche imperiali degli USA e dai suoi alleati, gli enormi interessi di denaro di fabbricanti e trafficanti di armi e il cinico opportunismo delle multinazionali sono le cause principali alla base dell’imponente fenomeno migratorio.

Il Programma prevede tre azioni:

a) Gestione dell’emergenza con accoglienza certa nel pieno rispetto dei diritti della persona, abrogazione della legge Bossi-Fini e pressione verso gli altri paesi europei per una suddivisione equa delle quote di immigrati;

b) Sostegno nazionale e internazionale alle politiche di cooperazione commerciale ed economica in favore dei paesi originari dei flussi migratori;

c) Politica estera fondata su rapporti di reciprocità e sviluppo economico con i paesi interessati per sottrarli alla morsa predatoria delle multinazionali, a partire da quelle italiane, sostenendo quelle forze politiche che non siano legate alle oligarchie interne corrotte e complici del potere imperialista.

 

BENI COMUNI E RIFORME ISTITUZIONALI

 

15) RIFORMA DELLA SANITÀ PUBBLICA che dovrà essere gratuita e accessibile per tutti. Liberare il sistema sanitario nazionale dal concetto di azienda e da una prassi fondata sul profitto e sulla speculazione della salute allo scopo di raggiungere l’eccellenza in tutte le regioni d’Italia e garantire il diritto alla salute e al benessere per tutta la collettività.

16) RIFORMA DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE con un incremento degli investimenti pubblici sulla formazione dei giovani e sugli strumenti didattici necessari.

Fondamentale l’abrogazione della legge sulla Buona Scuola imposta dall’attuale governo per invertire la rotta neoliberista e garantire il diritto ad una scuola pubblica di alta qualità, gratuita e con adeguati percorsi formativi per gli studenti e di aggiornamento periodico per gli insegnanti.

Insegnamento dell’Educazione Civica in tutte le scuole di ogni ordine e grado e rivalutazione della Storia dell’Arte con approfondimenti mirati ad una migliore conoscenza del patrimonio artistico e archeologico italiano.

Sviluppo di strumenti adeguati a sostegno delle disabilità in ambito scolastico con ampliamento delle ore disponibili attraverso il supporto di insegnanti realmente qualificati.
Abrogazione del finanziamento pubblico alle scuole private in tutto il territorio nazionale nel rispetto dell’art.33 della Costituzione.

17) Riqualificazione e rilancio nel settore della RICERCA SCIENTIFICA con un piano d’investimenti che valorizzi l’attività di scienziati e ricercatori e il ruolo delle Università italiane e l’abolizione dell’Agenzia Nazionale di Valutazione della Ricerca (ANVUR).

18) ISTITUZIONE DI UN FONDO PERMANENTE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO

con un contributo agli studi al primo anno per gli studenti appartenenti a famiglie a basso reddito e il tirocinio professionale obbligatorio e retribuito per tutti a partire dal secondo anno.

19) Affermazione del Ruolo di Servizio per la Collettività del sistema radio-televisivo pubblico a garanzia della massima pluralità sia in ambito informativo che culturale ed educativo.

20) DIVIETO DI PRIVATIZZAZIONE DEI BENI COMUNI e acquisizione da parte dello Stato di quelli già in possesso a privati: acqua pubblica, proprietà demaniali, patrimonio artistico e archeologico, con amministrazione e gestione diretta da parte di enti dello Stato e assoluto divieto della concessione ai privati per la gestione degli stessi al fine di sottrarre tali beni alla speculazione e al profitto favorendo attivazione di forme di partecipazione sociale e controllo da parte della cittadinanza.

21) NAZIONALIZZAZIONE DEI COMPARTI STRATEGICI (produzione, distribuzione e commercializzazione dell’energia, comunicazioni, trasporti pubblici, autostrade, grande industria siderurgica e cantieristica navale, smaltimento rifiuti);
riassorbimento programmato all’interno della Pubblica Amministrazione di tutti i servizi erogati da enti statali, a partire dalla Sanità, che risultano al momento esternalizzati.

22) PERSEGUIMENTO DELL’INDIPENDENZA ENERGETICA da attuarsi attraverso l’investimento pubblico in fonti d’energia rinnovabile e sostenibile per impianti di media e alta intensità e con incentivi a privati e imprese per impianti di autoconsumo.

23) INTERVENTI SUL TERRITORIO:

a) opere pubbliche per il controllo del rischio idrogeologico;

b) messa in sicurezza degli edifici pubblici e delle scuole;

c) blocco delle grandi opere in corso ritenute inutilmente costose e dannose per l’impatto sui territori e sulle popolazioni residenti, a partire dalla TAV.

24) RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE con la proposta di un sistema che garantisca ai cittadini la possibilità di esprimere un voto di reale rappresentanza politica. L’apertura di un dibattito pubblico e democratico deve essere la premessa per sottrarre una legge fondamentale ai giochi di potere delle forze che si sono impossessate delle istituzioni attraverso la manipolazione dei meccanismi di rappresentanza. Si cercherà la migliore sintesi per garantire le esigenze di rappresentanza del sistema proporzionale nella certezza di governabilità in seguito alle elezioni.

25) LOTTA ALLA CORRUZIONE, ALL’EVASIONE FISCALE, AI PRIVILEGI E ALLE MAFIE

In una società fondata sulla sopraffazione dei deboli e l’arroganza dei forti, in cui l’arricchimento indiscriminato viene presentato come un valore, la corruzione, le mafie, l’evasione fiscale e i privilegi sono connaturati al sistema.

La repressione del crimine da parte della magistratura e la selezione di persone trasparenti e oneste cui affidare cariche pubbliche non sono sufficienti per combattere l’illegalità diffusa nelle istituzioni e in parte della società civile.

Diventa necessario intervenire sui meccanismi della macchina dello Stato riformando l’apparato burocratico con misure che ne garantiscano la trasparenza, la non segretezza, e la possibilità di controllo immediato delle attività d’ufficio e contabili da parte anche di comitati popolari di cittadini a cui riconoscere valore istituzionale e giuridico.

Lo svolgimento di tutte le attività dei pubblici uffici deve essere espletata alla luce del sole con l’obbligo di pubblicare online e in tempo reale la documentazione prodotta a partire dalla contabilità e dai flussi di denaro.

26) RIFORMA DELLE NORMATIVA SUGLI APPALTI PUBBLICI con divieto di subappalto e obbligo dell’imprese aggiudicatesi i lavori di utilizzare solo personale direttamente assunto, previa comunicazione presso l’ente di controllo.

27) INAUGURAZIONE DI UN NUOVO CORSO DELLA POLITICA E DELLE RELAZIONI ESTERE sulla base dei principi di non ingerenza, reciprocità, rispetto delle sovranità nazionali, perseguimento della pace e della cooperazione tra i popoli.

28) RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI: ridimensionamento delle forze armate in funzione esclusivamente difensiva e deciso ripudio del militarismo e della guerra nel rigoroso rispetto dell’art.11 della Costituzione; rientro immediato delle missioni militari italiane all’estero, recesso dal patto NATO e confluenza tra i Paesi non allineati.

29) MODIFICHE COSTITUZIONALI a partire dalla abrogazione art. 81 della Costituzione e del cosiddetto vincolo di bilancio per non limitare il reperimento di risorse finanziarie da indirizzare alle politiche economiche e sociali;

-introduzione di un vincolo di bilancio per il diritto al Salario di Dignità;

-introduzione del referendum propositivo e di altre forme di democrazia diretta e di possibilità di controllo dell’apparato statale da parte di comitati popolari di vigilanza;

-riaffermazione delle competenze statali sui settori strategici quali Sanità, Istruzione, Infrastrutture, Politiche Energetiche.

30) Impegno pubblico e collettivo nella EDIFICAZIONE DI UNA SOCIETÀ AUTENTICAMENTE DEMOCRATICA E DI ISPIRAZIONE SOCIALISTA E LIBERTARIA, pluralista, rispettosa delle minoranze linguistiche, culturali ed etniche che abbia al centro la dignità della persona.

È fondamentale in questo processo di riqualificazione umanistica del vivere civile un rinnovato ruolo della cultura, dell’arte e della scuola pubblica nel trasferimento del sapere alle nuove generazioni per la valorizzazione di una cultura sociale fondata sulla solidarietà e la cooperazione da contrapporre all’antagonismo e al culto della violenza.

23 Pensieri su &Idquo;Il Programma del Movimento Essere Sinistra

  1. Questo programma ci dice: PIENA LIBERTA’ DI EVASIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA!
    Allora occorre abolire il prelievo Irpef sulle buste paga e dare il diritto, ai lavoratori dipendenti e pensionati, come lo hanno tutti gli altri contribuenti di dichiarare ciò che vogliono! Così avremo realizzato l’articolo 3 della Costituzione sul precetti di uguaglianza ed allo stesso tempo avremo violato il suo articolo 53! Voglio solo ricordare un passo dell’intervista del compagno Enrico Berlinguer rilasciata a Europa poco prima delle elezione Europee e della sua morte: ” Noi non siamo per una finanza allegra.Possiamo anche andare in deficit ma PRIMA occorre che TUTTI paghino le TASSE”! Ciò ancora non è avvenuto! E’ una vergogna che in questo programma non si dica una sola parola su evasione fiscale e debito pubblico che costa ai soliti noti con ritenuta Irpef in busta paga e pensioni e con le indirette sui consumi,tra le quali la più pesante è quella sulla benzina ed i vari prodotti petroliferi perchè su 100 euro di benzina o gasolio 80 se ne vanno,giustamente per le spese pubbliche ma vengono pagate in parti uguali sia dal “ferrarista” che dal ” pandista” e ciò è INCOSTITUZIONALE! Questa è una VERA PATRIMONIALE, MA CHE COLPISCE IL REDDITO, E MASSACRA LE CLASSI MENO ABBIENTI! E’ evidente che chi ha scritto questo programma ragiona con il portafoglio pieno di bigiietti da 500 euro!Questo programma si basa sul debito pubblico e lo fa pagare ai lavoratori dipendenti e pensionati ed ai precari di tutti i tipi! Non ha il CORAGGIO di fare pagare il debito a chi con esso si è arricchito ossia i grandi e medi evasori fiscali cioè ai ricchi ed ai benestanti,come invece chiede il segretario del Labour Party inglese Jeromy Corbin, mentre noi l’abbiamo scritto in Costituzione nel suo articolo 53 con il criterio di progressività che si abbatte sulla capacità contributiva ( redditi globali personali effettivi comunque conseguiti e deducibilità di tutte quelle spese primarie e sociali occorrenti per vivere una vita dignitosa) che rappresenta lo strumento per fare emergere il SOMMERSO DI CIRCA 450/500 MILIARDI ANNUI E DOVE CI NUOTANO COME PESCI TUTTI I TIPI DI MAFIE! Potrei continuare a lungo! Ma credo che questo basti per dimostrare che siete dei semplici intellettuali che si dicono di sinistra ma non lo sono! Un conto è dirsi ed un conto è ESSERE di sinistra!

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    • Roberto, tutta la tua invettiva è senza ragion d’essere. Prima di tutto perchè non hai letto la previsione di indicizzazione AUTOMATICA dei salari. Secondo perchè anche tu, come molti che si autoproclamano di sinistra solo perchè citano Berlinguer, non analizzi il fatto che nessuna riforma fiscale – che chiaramente auspichiamo su basi di progressività -, non ha il minimo effetto senza un cambiamento del sistema monetario e bancario. Tu continui a vedere il nemico nel debito dello Stato. Come Hayek e come qualunque (neo)liberista. Non vedi nella libera circolazione dei capitali e nell’impossibilità di un’altrettanto libera circolazione del lavoro l’autentica aberrazione del sistema. Oggi siamo in fase deflattiva. Questo garantisce il capitale che può trovare mille modi legali di sfuggire a un’imposizione tributaria. Soprattutto se si tratta di grandi rentiers, che possono abilmente (e con l’ausilio di consulenti legali internazionali) eludere la patrimoniale. Continui a pensare, stile M5s, che basti l’onestà, che le risorse ci sono, in un momento storico dove le risorse sono completamente gestite da banche private che non hanno nessun interesse alla crescita di un paese, ma solo a reinvestire i soldi del quantitative easing in speculazioni finanziarie. Prima di tutto devi eliminare questo modello. Poi, quando finalmente – una volta eliminata la moneta privata e instaurata una politica orientata verso la piena occupazione – potremo godere di una crescita economia reale e redistribuita su gran parte della popolazione, si può e si deve passare a una riforma fiscale. Che riguardi la proprietà improduttiva e predatoria. Le mafie nuotano nell’attuale commistione pubblico-privata aiutata dai burocrati di Bruxelles. Torna nella realtà.

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    • Roberto, scusa, ma forse ti è sfuggito che di evasione fiscale se ne parla eccome.
      Poi, altra cosa importante, che NON CI DEBBA ESSERE l’evasione fiscale dovrebbe essere acclarato di suo, in uno stato democratico degno di definirsi tale.

      Capisco che avendo avuto i governi democristiani, poi Craxi e affini, Berlusconi, Monti e infine Renzi, tu non abbia idea che possa esistere un paese dove l’evasione e la corruzione siano ridotti ai minimissimi termini, ma da qui a dire che noi siamo contro i lavoratori, beh, guarda, ce ne vuole e ci vuole anche un bel coraggio.

      Secondo me ci stai prendendo tutti in giro.
      O forse sei solo un provocatore, il dubbio viene.

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    • Ti inviterei anche a moderare il linguaggio.
      In quanto al vergognarci, no, non ci vergognamo.
      Mio padre partigiano e comunista se fosse qui adesso avrebbe qualcosa da dirti, in merito a come stai argomentando visto che ti definisci tanto di sinistra e dici a noi, che perlopiù siamo compagni per giunta disoccupati, ad un’età in cui nessuno ci assume più, che siamo dalla parte di chi affama.

      Noi vogliamo un cambiamento vero, tu probabilmente solo un partito cui DELEGARE e una tastiera da cui sbraitare.
      Noi vogliamo IMPEGNARCI in prima persona, tu passi il tempo a scrivere commenti farneticanti.

      Scusa se te lo chiedo, ma tu hai di che mantenerti?
      Immagino di sì.
      Ecco, molti di noi, no.

      Chi è che deve vergognarsi adesso?

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  2. L’amara realtà è avere gente come voi che la realtà non la vedono oppure fanno finta di non vederla!!
    L’evasione fiscale è un FATTO STORICO! Non di oggi! Sapete bene che il 95% dell’intero gettito Irpef è versato dai lavoratori dipendenti con ritenuta alla fonte ed eseguita dagli imprenditori EVASORI FISCALI DI IRPEF, DI IVA E DI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI che versano con l’autotassazione (SIC) di giugno un misero 5% dell’intero gettito Irpef! Le mafie di tutti i tipi sono un FATTO STORICO! Non di oggi! Il debito pubblico è un FATTO STORICO! Non di oggi! Basti ricordare che nel 1979 era al 69% in rapporto al PIL e nel 1989 era già al 98%! Voi sostenete, di fatto, che l’evasione fiscale non è la causa determinante del debito pubblico sul quale i soliti noti con ritenuta alla fonte, lavoratori dipendenti e pensionati ( vostri nemici)? pagano 80 miliardi annui di interessi, dei quali la maggiore parte se la prendono i maggiori investitori che poi sono i maggiori evasori! Se sareste coerenti nel programma avreste dovuto inserire l’abolizione della ritenuta Irpef e previdenziale su buste paga e pensioni e chiedere per loro l’autotassazione di giugno come gli imprenditori di tutti i tipi! Nel programma citate la progressività dell’imposizione ma questa non ci potrà essere senza accertare la capacità contributiva effettiva che corrisponde all’articolo 53 della COSTITUZIONE: “SOMMA DI TUTTI I REDDITI PERSONALI EFFETTIVI COMUNQUE CONSEGUITI, SIA DA CAPITALE SIA DA RENDITE DI TUTTI I TIPI,DA LAVORO ETC.ETC. CON DEDUZIONE DI TUTTE QUELLE SPESE EFFETTIVE OCCORRENTI PER IL NORMALE SVOLGERSI DELLA VITA QUOTIDIANA (ASS. COST. 23 MAGGIO 1947) SULLA LORO DIFFERENZA APPLICARE LE ALIQUOTE PROGRESSIVE IRPEF CHE SI SONO AVUTE FINO AL 1997/98 CHE PARTIVANO DA UN MINIMO DEL 105 E FINIVANO AD UN MASSIMO DEL 72%! FINE DELL’EVASIONE TOTALE! Oggi siamo in regime da statuto albertino pienamente regressivo! Le indirette sono un VERA PATRIMONIALE SUL REDDITO CHE MASSACRA,COME DA SEMPRE, LE CLASSI MENO ABBIENTI! Da qui la mia denuncia nei vostri confronti di non volere tassare i ricchi e i benestanti che avremmo applicando l’articolo 53 della Costituzione! Pensate a Jeromy Corbin che per rientrare nel deficit chiede e propone di tassare i ricchi e i benestanti!
    P.S. ho citato Enrico Berlinguer perchè con quelle semplici e chiare parole aveva enunciato un programma di governo e di Vero Cambiamento risultato vincente con le elezioni Europee! oggi si ripropone la stessa situazione! Non c’è europa che tenga che ci vieti di applicare la nostra Bellissima ma Traditissima Costituzione! La vostra fortuna di dirsi solo di sinistra ma non di esserlo, sta nella non conoscenza delle persone della Costituzione!
    Ah una cosa non di poco conto! nel trentennio 1984/2014 le buste paga e pensioni hanno perso il loro potere d’acquisto del 520% circa ma la loro Irpef è aumentata del 230% circa! Il resto appartiene agli imprenditori di tutti i tipi!
    La loro Irpef è passata dal 34% al 5%!
    saluti roberto
    Se volete vi posso inviare la documentazione del periodo considerato, tratta da buste paga dei vari settori e da pensioni nonchè dai listini prezzi dei vari periodi considerati!

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  3. E ora io cosa faccio? credevo di essere di sinistra e invece sono totalmente in disaccordo con questo programma—UNO DEI DUE NON E’ DI SINISTRA—costituzione alla mano io voglio lavoro–ART. UNO–non elemosine.

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    • ANTONIO! ECCO COME SI CREA LAVORO, REDISTRIBUENDO L’ATTUALE REDDITO NAZIONALE FACENDO EMERGERE IL SOMMERSO! QUI DI SEGUITO LA SPIEGAZIONE! SI TRATTA DI APPLICARE LA NOSTRA BELLISSIMA MA TRADITISSIMA COSTITUZIONE!
      ARTICOLO DI REPUBBLICA DI FIRENZE DEL MARZO 2013 CHE CON QUESTO TITOLO………..
      “ IMPRENDITORI SI DIMENTICANO DI DICHIARARE
      AL FISCO LE LORO ENTRATE, TRADITI DAI LORO CLIENTI “
      ………. DIMOSTRA, IN MODO CHIARO E DISARMANTE L’EFFICACIA, DELL’APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 53 DELLA COSTITUZIONE, PER EVITARE L’EVASIONE FISCALE E FARE EMERGERE UN SOMMERSO ANNUO PARI A CIRCA 450/500 MILIARDI.
      PER IL PRECETTO DI CAPACITA’ CONTRIBUTIVA LE SPESE PRIMARIE E SOCIALI,NON QUELLE CHE RAPPRESENTANO UN LUSSO, NON SONO SOGGETTE AD ALCUNA TASSAZIONE, NEL SENSO CHE ESSE FANNO PARTE DELLA
      CAPACITA’CONTRIBUTIVA.
      ( ON.LE SCOCA RELATORE, ART. 53 A NOME DI TUTTI I PARTITI),
      E’ accaduto che i clienti hanno portato in deduzione dal loro reddito lordo il 36% del totale dell’importo delle fatture rilasciate dai fornitori. L’ Agenzia delle Entrate di Firenze,viste queste deduzioni e potendo farlo, hanno fatto un “ controllo incrociato” ed hanno scoperto che i fornitori non avevano contabilizzato sul loro reddito d’impresa gli incassi degli importi dei loro clienti!
      Il nuovo accertamento ha portato allo scoperto un sommerso di 11 milioni di imponbile tra IVA e IRPEF.Poi ci sono evasioni di IRAP e Contributi Previdenziali!ART.53 COSTITUZIONE: tutti concorrono alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. ( quel TUTTI significa: anche gli stranieri delle multinazionali – Ass. Cost. 23-05-47)
      Non resta che spiegare i 2 commi citati. Chi meglio del relatore On.le Salvatore Scoca può farlo?
      Eccolo illustrare il precetto di progressività a nome di tutti i partiti. ( 23 maggio 1947)
      “ ……L’aspetto finanziario acquista sempre una maggiore importanza, e tocca tutti noi in misura sempre più notevole. ……il nostro sistema tributario, regolato dall’ articolo 25 dello statuto Albertino, è informato al criterio della proporzionalità. Ma poi ,considerando che più dei tributi diretti rendono i tributi indiretti sui consumi che, attuando una progressività a rovescio, recano una grave ingiustizia nei confronti delle classi meno abbienti.Questa ingiustizia deve essere eliminata in sede di accertamento del reddito globale personale,
      Ciò significa che l’onere tributario complessivo gravante su ciascuno risulti informato al criterio della progressività. Si può discutere sulla misura della progressività non sul principio.
      Chi paga il 10% di imposta su 10.000 lire rimane con 9.000 lire per i suoi bisogni quotidani mentre chi ha 100.000 lire e paga il 10% di imposta rimane con 90.000 lire. E’ evidente che il 1° sopporta un sacrificio assai maggiore del 2°. Sarebbe bene alleggerire il 1° e rendere meno leggero il 2°!
      Osservazione: noi invece di applicare questa prescrizione abbiamo pensato bene di introdurre una Vera Patrimoniale sul reddito regressiva. Questa è rappresentata dall’ 80% sul costo dei prodotti petroliferi. Per esempio: su 100 euro di benzina 80 se ne vanno allo stato per le spese pubbliche e sono pagati in parti uguali sia dal “ ferrarista” che dal “ pandista”! Questo tributo di 80 euro, che reca una grave ingiustizia a danno delle classi più povere, non essendo reso progressivio in rapporto alla capacità contributiva è, di fatto, una tributo incostituzionale!!
      Ancora il Costituente On.le Scoca che spiega il precetto di capacità contributiva
      “Non si può negare che il cittadino, prima di essere chiamato a corrispondere una quota parte della sua ricchezza allo Stato, per la
      soddisfazione dei bisogni pubblici, deve soddisfare i bisogni elementari di vita suoi propri e quelli dei suoi famigliari. Sono questi carichi economici, che caratterizzano quella capacità contributiva, che l’articolo concordato pone a base dalla imposizione ed i loro importi devono essere utilizzati per misurare la capacità contributiva effettiva”.
      “Se esaminiamo l’attuale nostra legislatura, accanto alle normali leggi di imposta ci sono ECCEZIONI, troppe DIFFERENZE di TRATTAMENTO tra classi di cittadini ed altri classi, tra varie CATEGORIE di CONTRIBUENTI, LESIVE del principio di UGUAGLIANZA e di SOLIDARIETA’ SOCIALE presenti in questa prima parte di Costituzione.Queste gravi MENDE della nostra legislazione vanno eliminate con una RADICALE riforma tributaria”
      L’esistenza della diversità di trattamento fiscale tra categorie è ancora in vigore e viola sia l’articolo 53 nei suoi due commi sia l’articolo 3 sul principio di uguaglianza. Questa differenza di trattamento venne superata dalla legge delega 825/71 che recepiva i due commi dell’articolo 53 ma , poi , non seguirono i decreti attuativi. Le leggi che seguirono confermarono l’impianto dell’articolo 25 del vecchio statuto Albertino cioè uno degli ostacoli di ordine economico e sociale da rimuovere di cui all’articolo 3 della Costituzione.
      Per cui:
      1°) oggetto dell’imposizione per tutti, non è il reddito, ma la capacità contributiva che si compone di 2 elementi fondamentali: la somma di tutti i redditi personali comunque conseguiti. La somma di tutte quelle spese, documentate dalle ricevute fiscali, occorrenti per il normale svolgersi della vita quotidiana,non quelle che rappresentano un lusso.
      2°) sull’ importo ottenuto dalla differenza redditi/spese applicare aliquote progressive.
      Tutto questo prevede il “TUTTO FATTURATO” e farà emergere il sommerso rappresentato da 450/500 miliardi annui per un mancato gettito pari a 260 miliardi tra IVA – IRPEF e Contributi Previdenziali.
      Soppressione dei 260 miliardi annui di agevolazioni fiscali concessi dal Re ai suoi sudditi per averne i loro voti/favori. Di questi 520 miliardi 100 li metteremo nelle buste paga e pensioni con capacità contributive medio basse pari a 200/250 euro mensili! Così riprenderà la domanda interna ed
      arriveranno gli ordinativi per le imprese. Solo così riprenderà l’occupazione, non con il Job Act, ma con il ricambio generazionale tramite pensionamenti a 60 anni e con un nuovo tipo di sviluppo in senso ecologico in applicazione dell’articolo 9 della Costituzione!
      Avremo le risorse economiche per garantire strutturalmente i doveri e i diritti sociali collettivi prescritti dalla Costituzione.
      Avremo le risorse economiche per ridurre il debito pubblico e pagare minori interessi che saranno pagati da chi con il debito si è arricchito cioè dai ricchi e benestanti e non dai “soliti noti” ,lavoratori dipendenti e pensionati, con trattenuta alla fonte.
      Avremo risorse economiche per massicci investimenti statali avviando così un nuovo tipo di sviluppo economico in senso ecologico in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione.
      Così avremo realizzato la Costituzione economica
      coniugando gli articoli 2 -3 e 53!
      E’ solo così che realizzeremo le pari opportunità, la piena occupazione ed il pieno sviluppo della Persona Umana in attuazione dell’articolo 3 della Costituzione.
      Roberto

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      • Roberto, ma se hai tutte le soluzioni, cosa ci fai in rete a scrivere?
        Perchè non ti dai da fare e organizzi TU, un movimento, perchè non scrivi TU, un programma politico?
        Da come ti esprimi hai tutte le risposte, avanti, allora, rimboccati le maniche e parti.
        Ma devi uscire dalla rete e darti da fare sul territorio e devi coagulare attorno a te persone che credano in quel che dici.

        Perchè a venire qui a scrivere commenti chilometrici quasi illeggibili siam bravi tutti, ma è FARE che non si fa.
        Chissà perchè, no?

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        • Ivana,stai tranquilla! Vivo in una Casa del Popolo a Firenze! Conosco la vita economica quotidiana delle persone semplici! E’ da qui che ritraggo le forze che mi hanno permesso, insieme ad altri che SONO di SINISTRA, di organizzare un COMITATO NAZIONALE PER L’ATTUAZIONE DELLA COSTITUZIONE! La Costituzione come programma da attuare! Questa la volontà dei Partigiani Resistenti e di quei Grandi Statisti che furono MADRI e PADRI COSTITUENTI! Ivana lo sapevi? Se vuoi ti invio la necessaria documentazione( Atti dell’Assemblea Costituente) dove lo apprenderai dalla Vive Parole dei Costituenti! Certo ti dovrai applicare per qualche mezzora ma penso che ne valga la pena!

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    • Caro compagno Rossi antonio, inutile logorarti con i sensi di colpa.
      Non sei l’unico che non si riconosce più in valori di sinistra.
      Un intero partito che una volta si chiamava comunista, e oggi genericamente Partito Democratico, condivide valori e prassi politiche, soprattutto economiche, che sono di destra.
      Sentiti libero di non essere più di sinistra. Non sei solo e sai che il PD e dintorni è pronto ad accoglierti.
      Lì non avrai neanche l’incombenza di pensare.
      Bene, quali dei punti che non approvi sono talmente di sinistra da metterti in imbarazzo?
      il punto 1 sul diritto dei disoccupati ad avere un lavoro invece che morire ai margini della società?
      Il punto 3 sul diritto dei lavoratori a rivendicare un proprio statuto e a eliminare i contratti atipici?
      O forse quelli sulla sanità gratuita e sulla pubblica istruzione?
      Anche il punto 28 sul ridimensionamento delle forze armate in funzione esclusivamente difensiva e il deciso ripudio del militarismo e della guerra nel rigoroso rispetto dell’art.11 della Costituzione, nonché il recesso dal patto NATO e confluenza tra i Paesi non allineati, è decisamente un obiettivo irrinunciabile per la sinistra.
      Compagno Rossi, il fatto che non sei entrato in un tema specifico e la totale assenza di spirito critico e di obiettività ti aprono un futuro verso destra, lì, dove una coscienza critica non è richiesta e i bisogni insoddisfatti del popolo non sono argomento di discussione.
      Vivi serenamente il fatto di non essere più di sinistra…ti ritroverai in buona compagnia.
      tanti auguri!!

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  4. MANCA TUTTO QUESTO DAL PROGRAMMA!! Ecco la Vera Vita Economica Quotidiana!
    ASSOCIAZIONE ARTICOLO 53
    GLI EFFETTI ECONOMICI E SOCIALI DEL CAMBIO DI 1000 LIRE = 1 EURO E NON DI 1936,27 LIRE = 1 EURO
    NELLA VERA VITA ECONOMICA E SOCIALE DI UNA RAGAZZA CON NEONATO
    Articolo 53 della Costituzione
    “tutti, compresi gli stranieri delle multinazionali, concorrono alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”
    ( tributi diretti = Irpef e indiretti sui consumi = IVA)
    GLI EFFETTI ECONOMICI E SOCIALI DEL CAMBIO DI 1000 LIRE = 1 EURO E NON DI 1936,27 LIRE = 1 EURO
    NELLA VERA VITA ECONOMICA E SOCIALE DI UNA RAGAZZA
    (ANNO 2002 – 01 – 31) commessa di IV livello da MONDO CONVENIENZA
    (STIPENDIO MENSILE : (LORDO EURO 1.050 – 147 contributi INPS – 137 IRPEF netta=
    REDDITO DISPONIBILE EURO 766) DIFFERENZA REDDITO LORDO/REDDITO DISPONIBILE = EURO 284 ( essendo single poteva fare anche qualche vacanza)
    (ANNO 2014-09-30)
    STIPENDIO MENSILE DELLA STESSA RAGAZZA
    MA CON NEONATO
    STIPENDIO LORDO euro 1.327 – 185 contributi = imponibile Irpef euro 1.140 = Irpef, al netto delle detrazioni per il figlio, euro 218 – 80 euro di Bonus = 138 = reddito disponibile euro 1004.
    DIFFERENZA REDDITO LORDO/REDDITO DISPONIBILE = EURO 483 DIFFERENZA DI REDDITO DISPONIBILE , IN PIU’, FRA 2002 E 2014 = EURO 238
    AUMENTO MEDIO NETTO DAL 2002 AL 2014: ( 8,00 EURO AL GIORNO ).

    Per l’articolo 53 della Costituzione, citato all’inizio, OGGETTO DELL’IMPOSIZIONE NON è IL REDDITO LORDO ma quello NETTO che CORRISPONDE alla CAPACITA’CONTRIBUTIVA. Ciò significa che:
    “ prima di essere chiamati a corrispondere una quota parte della propria ricchezza allo Stato per le spese pubbliche la persona umana deve soddisfare i bisogni propri che la vita quotidiana richiede e quelli dei suoi famigliari. Sono questi carichi economici che caratterizzano quella capacità contributiva che l’articolo concordato questa mattina mette a base dell’imposizione. I loro importi devono essere utilizzati per misurare gli imponibili nella loro effettiva consistenza!
    Così facendo potremo informare il nuovo sistema tributario al criterio della progressività! Alleggerendo la pressione delle imposte indirette proporzionali, che colpiscono le varie specie di reddito,avremo margine per colpire unitariamente e progressivamente il reddito globale personale”!

    Ciò significa dare applicazione, per vivere dignitosamente, all’articolo 36 della Costituzione.
    Da ciò si capisce che dobbiamo concorrere alle spese pubbliche dopo avere sostenuto e contabilizzato le varie spese che la vita quotidiana richiede, ma non quelle che rappresentano un lusso bene individuabili!
    ( Questa la spiegazione di capacità contributiva del Vero Costituzionalista ossia dell’ Onle Scoca relatore all’ Ass. Costituente per l’articolo 53 della Costituzione)

    ATTUALI SPESE MENSILI OCCORRENTI PER LA GIOVANE DONNA MADRE
    pannolini euro 48, alimenti euro 150, altre spese euro 50, nido euro 200,
    vestiti euro 20, affitto euro 750, condominio euro 60, riscaldamento euro 95, abbonamento
    rai euro 9, enel euro 50, acqua euro 30, telefono euro 80, ass. auto euro 55, bollo auto euro 20,
    benzina euro 20, vitto euro 180, spese x la casa euro 15 ed altre ancora…Senza ferie, senza cultura senza vestirsi, senza pizza, senza divertimento, senza cinema, senza teatro ecc.ecc. = totale euro 1.812. Dal reddito disponibile di euro 1004 si tolgono euro 1.812 rimane un debito di euro 808 %
    che viene integrato dai genitori (cioè dal vero stato sociale)
    ( Queste, per il precetto di capacità contributiva, 1° comma art. 53 Cost.) sono spese primarie e non assoggettabili all’Irpef.
    ( altro che bonus di 80 euro, ma 250 euro,ottenuto con un minore imponibile con deduzione delle spese sopra citate E PAGATE DAGLI EVASORI FISCALI! Questa donna ha diritto, per l’articolo 53 della Costituzione, oltre all’esenzione Irpef al rimborso dell’IVA)!! E così per tutti i veri incapienti che devono dimostrare di esserlo con relativa dichiarazione della capacità contributiva. Ciò significa “tutto fatturato” e la fine dell’evasione fiscale!
    Questa donna ha lasciato mensilmente di tasse, per concorrere alle spese pubbliche NON in ragione della sua capacità contributiva, euro 138 + altri 140 di imposte sui consumi ESSENZIALI, (IVA), regressive e non progressive come invece volevano i nostri COSTITUENTI per un totale di euro 278 che sull’imponibile di euro 1.125 rappresenta il 23% Sapete che l’aumento dei prezzi, come il loro raddoppio in occasione dell’introduzione dell’euro, aumenta i redditi di chi beneficia di questo aumento??? Sapete che questo aumento di reddito non è registrato dal fisco e quindi il beneficiario non ci paga l’ Irpef ? Sapete che la mamma che subisce detti aumenti paga lei l’ Irpef al posto di chi ne beneficia mentre al contrario dovrebbe pagarne di meno? Voi trovate giusto tutto questo? POSSIAMO DEFINIRE QUESTO SISTEMA TRIBUTARIO PROFONDAMENTE INDIVIDUALISTA E ANTISOLIDALE? Noi pensiamo, sicuramente di si!!!! Sarebbe meglio avviare una riforma tributaria Costituzionale che introduca il sistema analitico/deduttivo sistematico per ottenere la capacità contributiva nell’effettiva consistenza e la progressività del sistema tributario nel suo complesso ( On. li MEUCCIO RUINI e SCOCA SALVATORE ALL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DEL 23 MAGGIO 1947).
    Poniamo fine a questa legislazione tributaria che divide i contribuenti, produce disuguaglianze sociali e differenze di trattamento incostituzionali, produce una epocale evasione fiscale, la quale, non permette di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale di cui all’articolo 3 della COSTITUZIONE , non permette di esercitare quei diritti; scuola, sanità, lavoro e via discorrendo, e i doveri sociali; concorrere alle spese pubbliche come dice l’articolo 53 della Costituzione in modo che siano liberi tanti cittadini che non sono in condizioni economiche di esserlo.
    Non permette di applicare l’articolo 9 della Costituzione.
    (AUMENTI DEI PREZZI DAL 2002 AL 2014: ENEL 53% ACQUA 45% GAS 220% RISCALDAMENTO 150% SPESA QUOTIDIANA ESSENZIALE DAL 45 AL 55%)
    Su questi aumenti è aumentata automaticamente l’IVA aggravando la situazione economica e sociale dei cittadini meno abbienti. L’esatto contrario di ciò che avevano deciso i nostri Costituenti.
    Ciò significa che i tributi sui consumi DEVONO essere resi progressivi in rapporto alla capacità contributiva effettiva in sede di dichiarazione,non dei redditi, ma della capacità contributiva.
    In Italia c’è una patrimoniale regressiva sul reddito che nessuno commentatore mai denuncia!
    E’ quella sui prodotti petroliferi. Su 100 euro di carburante 80 se ne vanno per finanziare le spese pubbliche e vengono pagate in parte uguali sia dal “ ferrarista “ che dal “ pandista “. Ciò dimostra che la grave ingiustizia, che colpisce le classi meno abbienti, denunciata dai Costituenti il 23 maggio 1947, che approvarono l’articolo 53 della Costituzione non è stata eliminata!!
    Inoltre il “ ferrarista “ intestando all’impresa il suo automezzo può scaricare le relative spese sostenute per il suo uso! Al “ pandista “ invece tutto questo gli è vietata!
    Il LAVORO SI CREA RESTITUENDO ALLE CLASSI MENO ABBIENTI 2500/3000 EURO ANNUI ALLE BUSTE PAGA MEDIO BASSE FACENDOLE PAGARE AI RICCHI E BENESTANTI ED AI GRANDI E MEDI EVASORI FISCALI MENTRE I PICCOLI EVASORI,CHE SONO MILIONI,NON AVREBBERO CHE DA GUADAGNARE IN FATTO DI DIRITTI SOCIALI!

    ARTICOLO DI REPUBBLICA DI FIRENZE DEL MARZO 2013 CHE CON QUESTO TITOLO………..
    “ IMPRENDITORI SI DIMENTICANO DI DICHIARARE
    AL FISCO LE LORO ENTRATE, TRADITI DAI LORO CLIENTI “
    ………. DIMOSTRA, IN MODO CHIARO E DISARMANTE L’EFFICACIA, DELL’APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 53 DELLA COSTITUZIONE, PER EVITARE L’EVASIONE FISCALE E FARE EMERGERE UN SOMMERSO ANNUO PARI A CIRCA 450/500 MILIARDI.
    PER IL PRECETTO DI CAPACITA’ CONTRIBUTIVA LE SPESE PRIMARIE E SOCIALI,NON QUELLE CHE RAPPRESENTANO UN LUSSO, NON SONO SOGGETTE AD ALCUNA TASSAZIONE, NEL SENSO CHE ESSE FANNO PARTE DELLA
    CAPACITA’CONTRIBUTIVA.
    ( ON.LE SCOCA RELATORE, ART. 53 A NOME DI TUTTI I PARTITI),
    E’ accaduto che i clienti hanno portato in deduzione dal loro reddito lordo il 36% del totale dell’importo delle fatture rilasciate dai fornitori. L’ Agenzia delle Entrate di Firenze,viste queste deduzioni e potendo farlo, hanno fatto un “ controllo incrociato” ed hanno scoperto che i fornitori non avevano contabilizzato sul loro reddito d’impresa gli incassi degli importi dei loro clienti!
    Il nuovo accertamento ha portato allo scoperto un sommerso di 11 milioni di imponbile tra IVA e IRPEF.Poi ci sono evasioni di IRAP e Contributi Previdenziali!
    A CURA DEL CENTRO STUDI ASSOCIAZIONE ARTICOLO 53

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  5. Coalizione sociale
    Coordinamento provinciale di Firenze
    LA COSTITUZIONE COME NORMA PROGRAMMATICA CHE IL LEGISLATORE DOVEVA APPLICARE!
    L’articolo 53 della Costituzione venne votato dall’Assemblea Costituente il 23 maggio 1947, per attuare la Costituzione nei suoi
    articoli: 2 (per la solidarietà sociale), 3 ( per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale) e tutti gli altri che prescrivono i diritti
    ed obblighi sociali collettivi. Oltre all’articolo 9 per un nuovo tipo di sviluppo economico in senso ecologico.
    PREMESSA
    I Costituenti, dopo 20 anni di fascismo dove la PERSONA UMANA venne sistematicamente violentata e un partito si fece stato,
    decisero di mettere al CENTRO la PERSONA UMANA e la comunità che si fa Stato al suo servizio (1a sottocommissione Ass. Cost.
    incaricata di scrivere quali diritti sociali e come garantirli. 10-09-47)
    Anche nel nuovo sistema tributario la PERSONA UMANA venne messa AL CENTRO con la sua reale vita economica fatta di ricavi e di
    spese.
    ART.53 COSTITUZIONE: tutti concorrono alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato
    a criteri di progressività. ( quel TUTTI significa: anche gli stranieri delle multinazionali – Ass. Cost. 23-05-47)
    Non resta che spiegare i 2 commi citati. Chi meglio del relatore On.le Salvatore Scoca può farlo?
    Eccolo illustrare il precetto di progressività a nome di tutti i partiti. ( 23 maggio 1947)
    “ ……L’aspetto finanziario acquista sempre una maggiore importanza, e tocca tutti noi in misura sempre più notevole. ……il nostro
    sistema tributario, regolato dall’articolo 25 dello statuto Albertino, è informato al criterio della proporzionalità.Ma poi ,considerando
    che più dei tributi diretti rendono i tributi indiretti sui consumi che, attuando una progressività a rovescio, recano una grave ingiustizia
    nei confronti delle classi meno abbienti.Questa ingiustizia deve essere eliminata in sede di accertamento del reddito globale personale,
    ciò significa che l’onere tributario complessivo gravante su ciascuno risulti informato al criterio della progressività. Si può
    discutere sulla misura della progressività non sul principio.
    Chi paga il 10% di imposta su 10.000 lire rimane con 9.000 lire per i suoi bisogni quotidani mentre chi ha 100.000 lire e paga il 10% di
    imposta rimane con 90.000 lire. E’ evidente che il 1° sopporta un sacrificio assai maggiore del 2°. Sarebbe bene alleggerire il 1° e
    rendere meno leggero il 2°!
    Osservzione: noi invece di applicare questa prescrizione abbiamo pensato bene di introdurre una Vera Patrimoniale sul reddito
    regressiva. Questa è rappresentata dall’ 80% sul costo dei prodotti petroliferi. Per esempio: su 100 euro di benzina 80 se ne vanno allo
    stato per le spese pubbliche e sono pagati in parti uguali sia dal “ ferrarista” che dal “ pandista”! Questo tributo di 80 euro, che reca una
    grave ingiustizia a danno delle classi più povere, non essendo reso progressivio in rapporto alla capacità contributiva è, di fatto, una
    tributo incostituzionale!!
    Ancora il Costituente On.le Scoca che spiega il precetto di capacità contributiva
    “Non si può negare che il cittadino, prima di essere chiamato a corrispondere una quota parte della sua ricchezza allo Stato, per la
    soddisfazione dei bisogni pubblici, deve soddisfare i bisogni elementari di vita suoi propri e quelli dei suoi famigliari. Sono questi carichi
    economici, che caratterizzano quella capacità contributiva, che l’articolo concordato pone a base dalla imposizione ed i loro importi
    devono essere utilizzati per misurare la capacità contributiva effettiva”.
    “Se esaminiamo l’attuale nostra legislatura, accanto alle normali leggi di imposta ci sono ECCEZIONI, troppe DIFFERENZE di TRATTAMENTO
    tra classi di cittadini ed altri classi, tra varie CATEGORIE di CONTRIBUENTI, LESIVE del principio di UGUAGLIANZA e di SOLIDARIETA’
    SOCIALE presenti in questa prima parte di Costituzione.Queste gravi MENDE della nostra legislazione vanno eliminate con una
    RADICALE riforma tributaria”
    L’esistenza della diversità di trattamento fiscale tra categorie è ancora in vigore e viola sia l’articolo 53 nei suoi due commi sia l’articolo
    3 sul principio di uguaglianza. Questa differenza di trattamento venne superata dalla legge delega 825/71 che recepiva i due commi
    dell’articolo 53 ma , poi , non seguirono i decreti attuativi. Le leggi che seguirono confermarono l’impianto dell’articolo 25 del vecchio
    statuto Albertino cioè uno degli ostacoli di ordine economico e sociale da rimuovere di cui all’articolo 3 della Costituzione.
    Per cui:
    1°) oggetto dell’imposizione per tutti, non è il reddito, ma la capacità contributiva che si compone di 2 elementi fondamentali: la
    somma di tutti i redditi personali comunque conseguiti. La somma di tutte quelle spese, documentate dalle ricevute fiscali, occorrenti
    per il normale svolgersi della vita quotidiana,non quelle che rappresentano un lusso.
    2°) sull’ importo ottenuto dalla differenza redditi/spese applicare aliquote progressive.
    Tutto questo farà emergere il sommerso rappresentato da 450/500 miliardi annui per un mancato gettito pari a 260 miliardi tra IVA –
    IRPEF e Contributi Previdenziali.
    Soppressione dei 260 miliardi annui di agevolazioni fiscali. Di questi 520 miliardi 100 li metteremo nelle capacità contributive medio
    basse pari a 200/250 euro mensili! Così riprenderà la domanda interna ed
    arriveranno gli ordinativi per le imprese. Solo così riprenderà l’occupazione, non con il Job Act, ma con il ricambio generazionale
    tramite pensionamenti a 60 anni!
    Avremo le risorse economiche per garantire strutturalmente i doveri e i diritti sociali collettivi.
    Avremo le risorse economiche per ridurre il debito pubblico e pagare minori interessi pagati dai “soliti noti” con trattenuta alla fonte.
    Avremo risorse economiche per massicci investimenti statali avviando così un nuovo tipo di sviluppo economico in senso ecologico in
    attuazione dell’articolo 9 della Costituzione.
    Così avremo realizzato la Costituzione economica
    coniugando gli articoli 2 -3 e 53!

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    • Manca tutto da questo programma?
      Forza, scrivine uno tu e poi ci confrontiamo.

      No, vabbè, adesso sono sicura, sei uno che non ha di meglio da fare che parlare.
      E e non l’avessi notato, sei perfettamente in linea ai vari SEL, PRC e compagnia cantante.

      Parole, solo tante parole.

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      • Ivana,leggi bene! Io cito le parole dei Costituenti che destinarono la fiscalità generale a destinare una parte dell’accumulazione capitalistica a garantire in modo strutturale i diritti sociali collettivi! Queste non sono parole ma una chiara visione di una società equa e Solidale! Non ce l’hanno ne SEl ne tanto meno RC ne altri ne voi d che vi dite di sinistra ma non lo siete perchè semplicemente difendete chi tradisce la Costituzione preferendole i ricchi,i benestanti ed i grandi e medi evasori. I piccoli evasori che sono milioni non avrebbero che da guadagnare in fatto di diritti sociali!
        Voi siete per il debito pubblico per farne pagare gli interessi,circa 80 miliardi annui, ai lavoratori dipendenti e pensionati con l’Irpef che ne pagano per il 95% e con le indirette sui consumi in particolare quelle sulla benzina che su 100 euro ne pagano 80 di tasse e le pagano, in modo incostituzionale, come il “ferrarista”! Secondo te, chi ha più reddito un “pandista o il ferrarista”!

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        • Roberto, io credo che tu abbia capito uno zero del nostro programma.
          Mi dispiace, puoi continuare a scrivere quanto vuoi, stiamo parlando due lingue diverse e ti invito a non permetterti più accuse e insulti di ogni genere,

          Invece di accusare noi, chiedi al PD (che probabilmente hai votato) e a SEl chi è contro i lavoratori.

          Inutile argomentare con persone che ascoltano solo se stesse e sono impregnate di pregiudizi.
          Non commento il fatto che tu NON abbia capito il nostro programma e ti permetta di accusare.

          Inoltre, come già detto, se sai tutto, cosa fai in Internet, perchè non sei fuori ad organizzare le masse?

          Va bene, va, tutti rivoluzionari da tastiera capaci solo di distruggere, mai ascoltare se non se stessi.

          Gran bella sinistra quella di chi è incapace di ascolto, confronto e dialettica.

          Ciao Roberto, in bocca al lupo, con questo chiudiamo la discussione con te che tanto è sterile perchè non ti confronti e non ascolti, quindi tempo perso e noi abbiamo da fare.
          FARE, non parlare, FARE.

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  6. Innocenti Torelli Roberto, ma dove li prendi questi dati?
    Parli di miliardi e miliardi ma hai scritto un sacco di inesattezze, per usare un eufemismo.
    L’evasione fiscale è il problema italiano?
    Auguri!
    Parli di miliardi di euro o di quale altra valuta?
    C’è un’economia sommersa che sei in grado di calcolare, ma allora non è sommersa!
    Ti rendi conto che sei manipolato a tal punto da bere tutte le cazzate che servono a distrarre l’attenzione dalle cause reali della crisi e dello svuotamento di democrazia?
    500 miliardi l’anno di sommerso !!!!…. ci sarebbe da ridere se non fosse che questo dà la misura di come la propaganda ha ridotto una certa parte del popolo italiano.
    Con 500 miliardi di euro si riuscirebbe a dare un lavoro ai disoccupati (che sono 3,5 milioni) da 9000 (novemila) euro al mese e restano ancora 150 miliardi.
    Ormai la politica è come il calcio… tutti hanno la soluzione per far vincere la squadra del cuore ma nessuno ha mai tirato un calcio a un pallone.

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    • Franz, se a te sta bene la storica evasione fiscale il problema è tuo! Però non può stare bene a chi le tasse le paga tutte fino in fondo e a fare da esattore è l’imprenditore evasore! AL DANNO SEGUE SEMPRE LA BEFFA! I dati, sul gettito Irpef diviso tra categorie, li da tutti gli anni nel mese di marzo il MEF!
      I dati del trentennio 1984/2014 te li invio,se vuoi,e sono presi direttamente da buste paga e listini prezzi! Non dall’ISTAT!
      Applicando il sistema fiscale disegnato dai Costituenti,che non erano “riportati dalla piena”, come invece ce ne sono a iosa oggi, ci permetterebbe,se applicato, di avere 520 miliardi a disposizione così composti: dall’evasione fiscale e contributiva 140 di Irpef, 50 di IVA e 70 di Contributi previdenziali senza contare altri 70 dalla corruzione. Gli altri 260 annui si risparmiano dalle “agevolazioni fiscali” concesse dal RE ai suoi sudditi per averne i loro favori come avvenuto con gli 80 euro!
      Allora con questi miliardi,520,100 li mettiamo nelle buste paga e pensioni medio/basse previa deducibilità delle spese primarie e sociali come avrai appreso, SE hai letto tutto il contenuto dei precedenti commenti.
      Gli altri saranno destinati
      1°) alla riduzione del debito pubblico i cui interessi saranno pagati, finalmente, da chi con esso ossia i maggiori evasori fiscali, si è arricchito con gli alti interessi che negli anni 80′ sono arrivati fino al 22%.
      2°) a massicci investimenti statali per la difesa del territorio dei beni monumentali e del paesaggio e per la ricerca scientifica in realizzazione dell’articolo 9 della Costituzione.
      3°) A garantire in modo strutturale i diritti sociali collettivi prescritti dalla Costituzione.
      Dal lavoro alla sanità, dalla pubblica istruzione alla previdenza per una pensione e reddito dignitoso in caso di disoccupazione involontaria.
      In sintesi: i Costituenti destinarono,con l’articolo finanziatore che è il 53, una parte dell’accumulazione capitalistica a garantire in modo strutturale ed efficiente lo stato sociale scritto nella Costituzione e i diritti individuali!
      Questa la Vera Sinistra!

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        • Ivana, per Franz l’evasione fiscale non è un problema! Basta leggere la sua risposta alla mia affermazione che essa è un fatto storico! E’ un “cancro” che impedisce di realizzare i diritti sociali! Prima di scrivere ciò che conosco ho letto molto bene il programma! E’ il solito di sempre! Si chiedono GIUSTAMENTE I DIRITTI ma non si richiedono i DOVERI necessari per esercitare i DIRITTI! Io vi ho dimostrato,citando le parole dei Costituenti, che facendo pagare ai ricchi ed a i benestanti ed ai grandi e medi evasori fiscali, tali DIRITTI si possono ESERCITARE evitando il debito pubblico che costa 80 miliardi annui di interessi ai lavoratori dipendenti ai pensionati ai disoccupati ed ai precari di tutti tipi! Ivana,non ti sembra giusto questo programma economico e sociale coerente con la Costituzione?

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      • In quanto alla vera sinistra, forza, falla, fatela, stiamo ancora aspettando.

        Ma ho come l’idea che tutto si limiti a giocare su Internet con la fatica e l’impegno degli altri.
        Ciao Ciao Roberto 😀

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