di Vincenzo G. PALIOTTI
[Un compagno, seguace di Civati, che vuole lottare per ridare dignità alla sinistra e possibilmente a quello che considero ancora il mio partito]
Quando una sentenza può diventare una “trappola” dentro alla quale bisogna evitare di cadere. Passato il momento “caldo” è importante fermarsi e ragionarci sopra, per trarne le considerazioni corrette.
Una sentenza va sempre rispettata, anche se non risponde alle aspettative.
Negativa o positiva che sia è il frutto di lavoro di anni, di indagini, anni di dibattimenti con tutto quanto ne consegue e non può essere giudicata superficialmente. Anche quella di ieri che assolve Berlusconi è da rispettare, specialmente se si ha sempre avuto fiducia nel lavoro dei magistrati. Il punto però non è questo.