Ci sarà sempre chi dice no

tsipras-varoufakis

di Claudia BALDINI

La storia dei popoli ce lo racconta. La povertà, la rabbia, la libertà negata, i conflitti di classe, prima o poi si oppongono al sistema che genera tali condizioni.
E si può anche vedere la differenza di contenuto di tale opposizione a parità di problematiche tra popoli che da secoli non conoscono altro e popoli che scivolano verso la povertà, la limitazione dei diritti, l’affievolirsi di speranze future.

Abbiamo quotidianamente sotto gli occhi l’estrema condizione di povertà e lotta per la sopravvivenza di popoli africani che sfocia in guerre tribali e/o religiosa, ma che non porta ad un cambiamento del governo di quei paesi in termini di onestà, di equità e sviluppo per quei cittadini.

Poi vediamo, ad esempio, il caso della Grecia. Sono chiare le differenze tra le due situazioni, ma vorrei richiamare l’attenzione su fattori che determinano reazioni diverse ai soprusi e alle ingiustizie.

Il primo fattore è l’Istruzione, la conoscenza della propria storia, l’impadronirsi del Sapere per scegliere.

E così può accadere che gli Tsipras e i Varoufakis abbiano il privilegio di essere nati nella culla della democrazia, ed anche della tirannia. Delle categorie del pensiero politico. E, quindi, sanno.
Comprendono che il modello che si è imposto in occidente ha radici antiche: sei libero di farti la tua ricchezza se sei più furbo ed istruito di altri.

Mi scuso davvero per queste orribili semplificazioni, ma mi sono imposta di essere quella che sono, la famosa ‘casalinga di Voghera’ che chissà perché è tanto vituperata.

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