La Radio nel Nazismo

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Ciascuna epoca ha le sue forme di comunicazione.
Durante il Nazismo la radio è stata uno dei principali strumenti di divulgazione della propaganda hitleriana.
Ogni famiglia faceva riferimento a quanto veniva comunicato dalla radio, equiparando per certi versi, quel che accade oggi con la televisione.
La radio era quindi lo strumento anche più efficace per riuscire a raggiungere capillarmente il paese.

La Redazione



 

Progetto realizzato da Francesca De Bernardi Marignoni e Valeria Salandini

La Radio e il Totalitarismo

Nelle società di massa l’opinione pubblica allarga le proprie dimensioni, controllando e condizionando più in profondità l’attività politica, ma anche essendone condizionata con le moderne tecniche della propaganda, cioè con la diffusione sistematica di messaggi e informazioni diretti a fornire un’immagine positiva o negativa di avvenimenti, persone, istituzioni, ma anche di prodotti commerciali.

Nel campo politico la propaganda diviene così una componente essenziale delle società di massa. Per questo aspetto lo spartiacque è rappresentato dal primo conflitto mondiale (1914-18), quando per la prima volta la propaganda politica viene usata capillarmente e su scala nazionale dai vari governi, per rendere popolare la causa della guerra.

Due esempi sono i regimi totalitari del Fascismo in Italia e del Nazismo in Germania, basati sulla formazione del consenso e del conformismo passivo tramite la propaganda.

Strumento fondamentale dei regimi fascista e nazista, la propaganda coinvolse tutti i settori economici, sociali, politici e culturali per costruire e diffondere un’immagine “positiva” del regime e organizzare, sotto varie forme, il consenso di massa.

In entrambi i regimi il mezzo di propaganda più utilizzato è naturalmente quello della radio, apparecchio che costituiva una grande novità nel sistema delle comunicazioni del ventesimo secolo. Continua a leggere