Manifesto del Movimento Essere Sinistra – MovES

dal Movimento Essere Sinistra

 

[documento 001-a/2015/P]


 

PRESENTAZIONE

 

Spesso ci sentiamo dire che i manifesti e i programmi, a leggerli, sono tutti belli e pieni di buone intenzioni, ma oltre questo non riescono ad andare e restano strumenti inutili per l’azione politica.

 

É vero, ma quello che ci capita spesso di leggere sono solo delle dichiarazioni d’intenti, vaghe e ben lontane dall’offrire soluzioni comprensibili e praticabili.

 

Il Manifesto che si propone qui non è una mera dichiarazione d’intenti ma una fonte di riflessione sulla crisi del capitalismo nella sua fase più crudele, quella del neoliberismo.

 

Il neoliberismo altro non è che la fase in cui il capitalismo assume una nuova identità, quella finanziaria globale, per continuare ad opprimere e sfruttare soprattutto attraverso il sistema del debito.

 

Quella fase in cui riduce la partecipazione dei cittadini alle scelte riguardanti un Paese, ad una mera operazione di facciata esattamente come accaduto in Grecia.

Quella fase in cui esautora la democrazia per meglio imporre la sua volontà di dominio.

 

Questo Manifesto è la dichiarazione di un posizionamento politico nell’area della sinistra e la giustificazione teorica dell’azione politica del programma che stiamo elaborando, a partire dall’individuazione degli stretti spazi di manovra democratica sopravvissuti alla crisi e alla destrutturazione del sistema di rappresentanza.

 

C’è la volontà di cogliere i limiti del capitalismo e le contraddizioni che esso produce ma anche i margini di manovra, per quanto ridotti, nell’ambito delle istituzioni liberaldemocratiche che hanno ceduto la propria sovranità a enti sovranazionali progettati a garanzia del profitto e dell’interesse privato.

 

Questa azione politica, per avere una speranza di successo, per evolvere dalla protesta verso la proposta, non dovrà svolgersi esclusivamente nei palazzi del potere ma dovrà necessariamente essere praticata attraverso la mobilitazione pacifica e democratica dei lavoratori e dei disoccupati e coordinarsi con le libere associazioni di cittadini e con le rappresentanze sindacali che non intendono abdicare alla tirannia neoliberista.

 

L’intesa e il coordinamento con formazioni politiche della sinistra alternativa di altri paesi europei, non è solo auspicabile ma necessaria per rafforzare il consenso e dare intensità alla lotta politica oltre gli orizzonti nazionali dove oggi, prevalentemente, si svolge.

 

La critica del capitalismo è storica, specifica e mai generica, lontana dalle posizioni opportunistiche tanto in voga oggi in cui ci si affretta a dichiarare di non essere né di destra né di sinistra, perché il corollario di questa definizione è essere di centro, o peggio di centro sinistra, formula che smaschera il miglior contenitore a suprema garanzia delle politiche conservatrici della destra per il mantenimento di privilegi di classe nell’azzeramento della dialettica politica.

 

La nostra specificità è quella di voler organizzare un soggetto politico che si faccia partecipe e promotore di una unione dei lavoratori tutti, dei disoccupati, dei pensionati e di tutti coloro che pur partecipando con il proprio lavoro e con il proprio sacrificio alla ricchezza di un sistema riservato a pochi, non ne godono i frutti perché la sperequazione e la disuguaglianza non consentono una giusta redistribuzione delle ricchezze prodotte.

Una sinistra non solo di gestione quindi, ma di ideali e di trasformazione.

 

MANIFESTO DEL MOVIMENTO ESSERE SINISTRA

ESSERE SINISTRA è un movimento politico autonomo della sinistra radicale e democratica.

Nasce in rete con l’intento di contribuire al dibattito attraverso l’approfondimento dei principali temi politici nazionali e internazionali affinché il confronto a sinistra possa produrre una visione politica libera che sia il presupposto di un’azione politica comune e condivisa, volta a ristabilire la giustizia e l’equità sociale.

Lo scopo è quello di costituirsi come SOGGETTO COLLETTIVO attorno ad una visione politica condivisa e partecipata, in un programma di obiettivi chiari e realizzabili, attraverso un metodo autenticamente democratico all’interno dell’organizzazione, affinché la volontà maggioritaria della base coincida sempre con le iniziative politiche effettivamente promosse e praticate a tutti i livelli, fuori e dentro le istituzioni, sui territori come a livello nazionale e internazionale.

Il fallimento delle politiche socialdemocratiche in Europa e in Italia, la definitiva mutazione dei partiti della sinistra storica istituzionale e la loro acquiescenza alle politiche del capitalismo globalizzato e neoliberista hanno sancito un vuoto di rappresentanza per le classi lavoratrici, precarie e disoccupate.

L’attuale crisi di rappresentanza politica, e il germe della deriva antidemocratica e autoritaria che porta in seno, è solo parte di più ampia e grave crisi economica, finanziaria e sociale.

ESSERE SINISTRA È AL CENTRO DELL’ESSERE UMANO
IL DIRITTO AL LAVORO

La dignità dell’essere umano è al centro del pensiero e dell’azione di Essere Sinistra.

La certezza di poter soddisfare attraverso il lavoro i naturali bisogni umani è il presupposto essenziale affinché la dignità delle donne e degli uomini si affermi al centro del vivere sociale.

Il diritto al lavoro e ad un salario degnamente retribuito non può essere subordinato alle esigenze dei mercati e agli interessi del profitto ma deve essere garantito dalla collettività attraverso lo Stato che diventa datore di lavoro di ultima istanza per compensare gli squilibri del sistema di produzione capitalista che ha reso la disoccupazione involontaria un fattore permanente e strutturale.

L’acquisizione storica di questo diritto universale impone un’inversione di rotta delle politiche neoliberiste con il ripristino e l’ampliamento dello Statuto dei Lavoratori e l’abrogazione di tutte le leggi che minacciano salari, diritti di rappresentanza sindacale e pensioni, compresa l’ultima legge promulgata dall’attuale governo e definita Jobs Act.

Una riforma di sinistra del mondo del lavoro deve tener conto di aspetti specifici della storia attuale come la necessità, a fronte dell’automazione dei processi produttivi, di contribuire alla piena occupazione anche con una riduzione dell’orario settimanale di lavoro oltre che rendere compatibili i processi produttivi con la sostenibilità ambientale.

Il DIRITTO UNIVERSALE AL LAVORO come BENE COMUNE non può essere garantito senza l’istituzione di un SALARIO SOCIALE per coloro che esclusi dal mondo del lavoro vedono negarsi la propria dignità umana. É questo un principio di civiltà socialista che deve trovare compimento e perfezionamento in una modifica del dettato costituzionale affinché un mero principio possa evolvere in diritto reale e universale.

Il conflitto tra capitale e lavoro, nella nuova forma dominata dal capitale liquido della finanza si allarga, coinvolgendo pienamente categorie sociali storicamente moderate ma oggi in grado di constatare quanto le politiche di austerity connaturate al capitalismo neoliberista non risparmiano nessuno, ad esclusione delle gradi industrie multinazionali e delle oligarchie finanziarie cui sono strettamente legate. 

In questa crisi che definiamo strutturale in tutta l’Eurozona e in maniera specifica in Italia, una rinnovata coscienza di classe vede dalla stessa parte della barricata tutti i redditi da lavoro contro le rendite finanziarie e i profitti crescenti a scapito dei salari.

Una sinistra di cambiamento che non sia chiusa in stereotipi ideologici vede dalla stessa parte in una convergenza di interessi comuni le seguenti categorie sociali:

lavoratori salariati del settore privato e pubblico, precari, pensionati, disoccupati, artigiani, liberi professionisti, lavoratori autonomi con partita IVA e commercianti, studenti universitari e infine gli imprenditori della piccola e media impresa consapevoli che profitti ragionevoli sono compatibili solo con politiche economiche espansive per la tutela dei redditi e della piena occupazione.

ESSERE SINISTRA É UN MOVIMENTO POLITICO AUTONOMO DELLA SINISTRA RADICALE E DEMOCRATICA

É un MOVIMENTO perché organizzato in maniera flessibile e non gerarchica.

Il requisito minimo d’appartenenza è la condivisione del Manifesto, del Programma e delle Regole interne.

Con la forma partito condivide l’obiettivo di lottare per conquistare spazi politici dentro le istituzioni democratiche e contendere il potere all’attuale classe politica.
Il movimento si considera una voce collettiva che esprime la volontà democraticamente stabilita di tutti i suoi membri.

Il nostro impegno è quello di contribuire alla costruzione di una più larga rete di soggetti politici attivi sui temi cruciali per la sinistra, a partire dal diritto per tutti ad un lavoro giustamente retribuito.

Questa prospettiva avrà senso se noi, insieme ad altri, saremo una MAGLIA di questa RETE.

La nostra soggettività sarà aperta a condividere percorsi politici di cambiamento alternativi a quelli dell’attuale sinistra istituzionale e storica, sbilanciata verso il centro e connivente con le destre e consideriamo l’Unità della Sinistra una Coalizione cementata su obiettivi chiari e analisi condivise.

Il Movimento Essere Sinistra è AUTONOMO perché non nasce da operazioni di dissenso interne ai partiti istituzionali della sinistra come il Partito Democratico, né da formazioni politiche apparentemente nuove ma che, in realtà, ricalcano la logica del potere imposto dall’alto per occupare abusivamente spazi istituzionali lasciati vuoti dalla sinistra parlamentare.

Rigettiamo i ravvedimenti tardivi e la prassi della cooptazione di politici di professione compromessi con l’attuale regime e bisognosi di riciclarsi.

Diffidiamo di tutte quelle operazioni politiche con obiettivi poco chiari e contenuti inesistenti dove si millanta una appartenenza all’area di sinistra e che promuovono nuovi partiti grazie alla visibilità mediatica dei loro leader nell’ottica esclusiva del consenso elettorale.

Queste realtà politiche verso cui diffidiamo parlano di una politica che si rivolge dall’alto verso il basso cercando un consenso che nelle loro mire è solo funzionale a profitti elettorali. Quel “basso” siamo noi e non intendiamo lasciarci incantare dai soliti ritornelli senza sostanza cantati goffamente da chi non ha mai conosciuto la società reale di chi lotta ogni giorno per sopravvivere e difendere il proprio lavoro e la dignità umana.

La società reale che soffre, lontana dai privilegi e dalle comodità di un sistema politico capace di addomesticare anche i più intransigenti avversari, è quella che rivendica con forza il diritto di riportare la democrazia dentro le istituzioni democratiche.
La nostra è quindi un’operazione inversa a quella tanto cara al marketing politico che tratta le istanze sociali come una qualsiasi merce su cui lucrare profitti e privilegi.

La volontà del nostro Movimento è quella di riportare al livello alto delle istituzioni le istanze di tutti coloro che dal basso rendono possibile con il loro sacrificio quotidiano l’esistenza stessa di questa civiltà.

La nostra è quindi un’operazione che va dal basso verso l’alto con il contributo libero di tutti coloro che in questo progetto si riconoscono.

ESSERE SINISTRA É UN MOVIMENTO DELLA SINISTRA RADICALE

Essere Sinistra è un movimento che si riconosce nei grandi ideali del pensiero socialista e libertario.

L’elemento specifico di un pensiero di sinistra si compie nella sua prassi e azione nella storia e si fonda sulla capacità critica di voler comprendere i processi storici così come vengono determinati, a partire dai rapporti di produzione, nel conflitto tra capitale e lavoro e nella forma specifica che essi assumono oggi nell’ambito del capitalismo neoliberista.
L’essere radicali nelle pratiche politiche non si riferisce solo al metodo di lotta nel rivendicare cambiamenti e diritti, metodo che intende restare pacifico e democratico pur nella certezza di una contrapposizione forte; la radicalità si riferisce alla necessità di intervenire alla radice dei problemi e delle contraddizioni politiche ed economiche per ridurre, fino ad annullare, gli effetti di un ritorno ciclico di squilibri economici e sociali, tipici dell’andamento del modo di produzione capitalistico.

Respingiamo la dittatura del pensiero unico del capitalismo che ha strumentalizzato il fallimento obiettivo dell’esperienza sovietica per decretare la fine delle ideologie e neutralizzare ogni ipotesi di rivendicazione politica alternativa al quadro di potere imposto dal capitalismo.

Tale strumentalizzazione presuppone il dogma di una sola ideologia superstite, quella del capitalismo appunto, che non ammette nessun altro mondo possibile. Infatti il capitalismo nella sua veste neoliberista viene dato come immutabile, come unica realtà possibile, e i rapporti all’interno del sistema economico come naturali. Noi riteniamo che il capitalismo sia solo una opzione storica, la peggiore, ma che è possibile e doveroso superare per organizzare la vita sociale e produttiva dei popoli alla luce di un nuovo Umanesimo.

Respingiamo chi sostiene che oggi non ha più senso una distinzione tra destra e sinistra.
Questa affermazione ha la sua ragione di essere solo se guardiamo alla composizione del Parlamento italiano, privo di una reale opposizione progressista e artefice delle peggiori politiche neoliberiste promosse da un governo in cui destre e sinistre si fondono nella gestione concorde del potere contro gli interessi delle classi lavoratrici e per la privatizzazione di tutti i servizi pubblici e i beni comuni.

[La prima parte del Manifesto del Movimento Essere Sinistra è stata pubblicata qui]

[documento 001-b/2015/P]

ESSERE SINISTRA É UN MOVIMENTO ANTIFASCISTA E LIBERTARIO

Essere Sinistra si riconosce nei valori della Resistenza Partigiana e della lotta antifascista.

Ci consideriamo naturali eredi e continuatori di quello spirito autenticamente democratico e di quella lotta che oggi intendiamo riprendere per portare a compimento, poiché tale lotta non può considerarsi conclusa finché oltre il fascismo imposto con la repressione e la violenza delle armi, non sarà sconfitto anche il fascismo neoliberista che opprime i popoli con la violenza dei mercati globali esercitata attraverso il ricatto finanziario legittimato dalle istituzioni democratiche ad esso asservito.

Allo stesso modo intendiamo portare a compimento gli intenti espressi nella Costituzione del 1948 cui ci ispiriamo per valorizzare il sacrificio e il sangue versato da chi ha lottato per la libertà e la giustizia nel nostro Paese.

La Costituzione della Repubblica Italiana è stata frutto di un inevitabile compromesso tra capitale e lavoro, compromesso che rifletteva i reali rapporti politici di forza in Italia alla fine del conflitto mondiale. Tali rapporti di forza, in parte legittimavano le pressioni delle nazioni allora vincitrici che ancora oggi esercitano una pesante egemonia e condizionamento sulla storia del nostro Paese.
La Costituzione, minacciata nel suo intimo da continue riforme regressive e liberiste, vaga oggi come uno spirito in cerca di incarnazione e al quale intendiamo dare corpo con modifiche e vincoli che la rendano attuativa soprattutto nel dettato in cui si richiama il diritto al lavoro e alle garanzie sociali.

Essere Sinistra è un Movimento Libertario e in quanto tale respinge e combatte con forza ogni sorta di fascismo politico, economico e culturale e ogni forma palese od occulta di autoritarismo e di violenza statuale ponendo al centro il valore assoluto dell’essere umano e il diritto alla sua libera determinazione contro ogni forma di violenza e limitazione derivanti da pregiudizi razziali, discriminazioni etniche, pretese identitarie di carattere religioso o nazionalistico, omofobia, sessismo.

ESSERE SINISTRA SI RICONOSCE NEI VALORI DEL FEMMINISMO

Essere Sinistra è un Movimento antisessista che respinge ogni pretesa d’egemonia o superiorità di genere secondo il modello capitalista e di conseguenza secondo il modello patriarcale che è strumento del capitalismo e quindi suo alleato, che ne persegue i medesimi scopi tesi a sfruttare la diversità naturale uomo-donna e a trasformarla in disuguaglianza attraverso la quale esercitare un predominio ingiusto e quindi un’oppressione.

Essere Sinistra è un Movimento che sostiene la lotta femminista perché una società egualitaria non può prescindere dalla lotta al capitalismo in ogni sua forma e di conseguenza non può prescindere dalla lotta contro il patriarcato. È la lotta che una sinistra che si definisce radicale deve abbracciare per poter modificare la realtà e attuare quel cambiamento culturale nelle coscienze delle persone.

Essere Sinistra lotta per il superamento della discriminazione economica delle donne e del loro lavoro. Respinge che il lavoro di cura debba essere considerato connaturato alla donna in quanto tale e non ritenuto un lavoro a tutti gli effetti quindi essere retribuito anche per la sua forte valenza sociale.
Fintanto che questo assunto non sarà riconosciuto, le donne saranno sempre costrette ad una condizione di subalternità individuale, famigliare e sociale.

Per queste ragioni la lotta per il riconoscimento dei diritti delle donne viene rivendicata nell’ambito dei diritti umani ancor prima che dei diritti civili.

ESSERE SINISTRA É UN MOVIMENTO PACIFISTA ANTIMILITARISTA E ANTINAZIONALISTA

Essere Sinistra è un Movimento che sostiene l’autodeterminazione di tutti i Popoli, riconosce alle Nazioni il diritto di essere indipendenti e ai popoli che vi risiedono quello di governarsi in piena libertà e autonomia senza ingerenze esterne di alcun tipo.

Sosteniamo inoltre, le lotte di emancipazione di tutti i popoli che ancora oggi vivono prigionieri di occupazioni militari e politiche dentro i naturali territori d’appartenenza, riconoscendo come legittime le loro prerogative d’indipendenza contro tutti i poteri statali che li opprimono.

Essere Sinistra è un Movimento Antinazionalista che nel riconoscere il diritto alla Sovranità di tutti i Popoli respinge altresì che tale diritto diventi il pretesto per trarre vantaggio utilizzando la propria forza economica e militare per instaurare rapporti di egemonia e di dominio su altri popoli liberi.

In politica estera saranno promossi con altri popoli liberi solo trattati e accordi costruiti sulla base di una espressa volontà popolare e nel segno della cooperazione, della reciprocità e del simmetrico vantaggio nell’interesse generale dei cittadini contro le pretese di ogni oligarchia.
Essere Sinistra è un movimento antimilitarista e nel rispetto autentico dell’art. 11 della Costituzione ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, rifiutando di aggregarsi ad altri eserciti per combattere guerre per conto terzi fuori dai propri confini con qualsiasi pretesto esse, in spregio al succitato articolo, sono state finora condotte con diversi pretesti a partire dal terrorismo.

ESSERE SINISTRA É UN MOVIMENTO ANTILIBERISTA

L’orientamento politico di Essere Sinistra si colloca nell’ambito di una scelta d’azione volta a superare due grandi errori strategici finora commessi sia dalle sinistre storiche europee sia dalle formazioni a diverso titolo definite come radicali: il Falso Riformismo dei partiti d’ispirazione socialdemocratica e il Falso Radicalismo dei partiti massimalisti.

I Falsi Riformisti hanno ridotto l’azione politica della sinistra alla sola rivendicazione dei diritti civili, abdicando al potere del capitalismo per quanto riguarda l’organizzazione politica dell’economia e rinunciando di conseguenza ai diritti sociali. L’accettazione del paradigma neoliberista da parte di questa sinistra snaturata e della supremazia del potere economico e finanziario sulla società civile, rende impossibile qualsiasi politica di equità sociale, legittimando così la sottomissione dell’interesse generale all’interesse privatistico dei mercati, in particolar modo di quello finanziario globale.

D’altra parte i Falsi Radicali, incapaci di comprendere fino in fondo i meccanismi del capitalismo nell’attuale fase neoliberista, fondata sull’esproprio totale delle istituzioni democratiche soggiogate e dipendenti dai mercati finanziari, limitano la loro azione ad una attesa del crollo di tali istituzioni nell’ottica di un non meglio determinato orizzonte utopico che prevede l’edificazione del socialismo.

Essere Sinistra, pur riconoscendo la grande forza organizzativa del sistema produttivo capitalistico, capace di produrre beni e servizi senza precedenti nella storia, ne individua i limiti e determina gli spazi d’intervento politico per ricondurre tale sistema in una posizione non contraddittoria rispetto agli interessi generali dei lavoratori, della società nel suo insieme e dell’ambiente.

L’obiettivo principale è quello di operare attraverso strumenti istituzionali e democratici congiuntamente ad una mobilitazione organizzata e pacifica dei cittadini lavoratori e disoccupati una separazione tra il potere politico e finanziario da un lato, che deve diventare prerogativa del mondo del lavoro, dell’ambiente e quindi dell’interesse generale della società nel suo insieme e dall’altro il potere economico e produttivo.

Senza questa necessaria separazione e fin quando il capitalismo concentrerà in se stesso sia il potere economico sia quello politico e finanziario, nessuna politica di equità sociale sarà possibile.

Diventa obiettivo prioritario, quindi, riportare la liberta d’iniziativa, implicita nel sistema di produzione capitalistico, dentro i confini di un’azione compatibile con gli interessi generali.

Questo si potrà realizzare se saremo capaci di intervenire sia sulle contraddizioni di fondo dell’attuale sistema politico e finanziario, sia sulle contraddizioni implicite nei rapporti di produzione in tutti i loro aspetti, a partire da quelli giuridici, e restituire diritti e capacità di rappresentanza a tutti i SINDACATI dei LAVORATORI, autonomi e istituzionali. Per l’importanza dei fini che ci prefiggiamo non sarà possibile quindi limitare la proposta a una semplice alternativa di gestione degli istituti politici e delle regole esistenti che non preveda una profonda riforma delle stesse regole; né consideriamo di limitare l’azione politica alla sostituzione delle persone che rappresentano la classe dirigente.

L’attuale quadro di potere deve essere messo in discussione riconquistando gli spazi democratici nelle istituzioni centrali e locali per riportare in quei luoghi le istanze delle classi lavoratrici sfruttate, precarie e disoccupate, riconoscendo e valorizzando la volontà dei cittadini a partite dai territori.

Questa è la premessa per restituire alla collettività nel suo insieme il potere di gestire gli strumenti politici e finanziari della politica economica e monetaria, ora nelle mani delle banche e quindi in un palese conflitto d’interesse tra redditi e rendite, tra lavoro e capitale, tra collettività e classi privilegiate, tra profitti e necessità ambientali.

ESSERE SINISTRA È AMBIENTALISMO ED ECOLOGISMO

Il capitalismo mondiale ha sfruttato in maniera indiscriminata le risorse del pianeta alterandone e modificandone l’equilibrio al punto da stravolgerne l’atmosfera con pesanti ricadute sulla salute dei cittadini.

I tempi per un’inversione di tendenza sono stretti ed è nostro dovere come Sinistra togliere dalle mani degli speculatori capitalisti l’utilizzo delle risorse terrestri riportandole nelle mani del popolo con un’equa redistribuzione.

Essere Sinistra è avere un obiettivo ambientale ed ecologico che deve riguardare nello specifico agricoltura, inquinamento, urbanistica (ripristino ambientale e salvaguardia del territorio, traffico, cementificazione), energie alternative e rinnovabili.

Essere Sinistra vuol dire che l’agricoltura deve riprendere il suo ruolo primario nell’economia della società con una produzione maggiormente legata al territorio e lontano da logiche speculative con produzioni di massa e di scarsa qualità dei prodotti.

Essere Sinistra significa una lotta massiccia ad ogni tipo di inquinamento che nel sistema capitalista, dove il consumismo è la regola, ha avuto un picco vertiginoso compromettendo non solo il pianeta ma la stessa salute dei cittadini con una ricaduta sociale notevole e costi elevati che tutti noi sopportiamo per permettere alle grandi industrie di arricchirsi.

Essere Sinistra vuol dire che l’urbanistica va ripensata non in più in chiave di sviluppo del territorio costruito e non, ma come disciplina di salvaguardia e di ripristino ambientale e urbano con un’attenzione particolare all’incentivazione del trasporto di massa riducendo l’utilizzo di combustibili fossili. Fermare la cementificazione selvaggia e inutile riutilizzando e riconvertendo il patrimonio edilizio esistente deve diventare la regola.

Essere Sinistra vuole che l’utilizzo di energie alternative e rinnovabili sia una priorità non più derogabile e che pertanto debbano essere sovvenzionate in ogni forma anche tramite un abbattimento dei costi di acquisto dando ai cittadini la possibilità del loro utilizzo per un Paese sano e amico del suo popolo.

ESSERE SINISTRA E LE POLITICHE ECONOMICHE NEL QUADRO DELL’UNIONE EUROPEA

Si deve prendere atto che oggi la gestione dell’Euro comporta una scelta univoca:

la privatizzazione di tutti i beni e i servizi pubblici. La loro sottoposizione alle regole ragionieristiche del profitto.

Come affermava Pierre Bordeau nel 1998 il nuovo capitalismo che si esprime nell’ideologia neoliberista ha un programma di distruzione di tutte le strutture della collettività capaci di porre un ostacolo alla mera logica assoluta del mercato.

Dopo tutto quello che abbiamo visto accadere in Grecia dal 15 Luglio, dopo aver constatato senza possibilità di dubbio che l’unica volontà dell’Eurogruppo sia stata quella di eliminare il governo di sinistra di Syriza e di impedirgli, con successo, la realizzazione del proprio programma politico espresso a Salonicco, dobbiamo realizzare una piattaforma politica che ponga il tema della moneta unica europea, gestita oggi per privatizzare gli stati nazionali, come elemento discriminante rispetto ai programmi di tutti gli altri partiti.

Se per avere una politica che torni ad avere la giustizia sociale come suo faro, si dovrà abbandonare l’Euro, sarà necessario farlo e farlo in modo non traumatico, programmandolo e con attente procedure che salvaguardino al massimo l’economia individuale e famigliare dei cittadini e il lavoro.

Non si deve prendere in giro l’elettore prospettandogli tale eventualità come semplice e indolore, ma come l’unica, anche se complessa, possibilità di operare quelle politiche pubbliche in grado di assicurare la garanzia di una vita dignitosa alla maggioranza dei cittadini e di isolare le oligarchie finanziarie europee.

Questo non significa essere contro una cooperazione pacifica tra gli Stati europei e non riconoscere la bellezza di un’utopia che veda i popoli europei solidali e fraternamente uniti fra loro.

Significa constatare che il mezzo della moneta unica ha soltanto inasprito la concorrenza tra i mercati dei diversi stati, permettendo ad alcune nazioni di egemonizzare la sovranità in Europa e le proprie strategie globali a danno di altre.

Questo, dopo la II Guerra non sarebbe mai dovuto più accadere, e dobbiamo fare di tutto per far fallire tale disegno egemonico di colonizzazione degli Stati del Sud dell’Europa.

Essere contro l’euro è guardare in faccia la realtà delle cose. Ammettere che uno strumento economico che, a detta dei suoi sostenitori, doveva costituire il primo passo per una maggiore integrazione politica europea, si è rivelato una trappola egemonica da del capitalismo neoliberista. Le inevitabili differenze dei tassi di crescita delle economie europee, l’inflazione nascosta dall’abbassamento progressivo dei salari, è stata fatta pagare ai lavoratori, ai pensionati, generando una spinta deflattiva che non vede via d’uscita.

Se non è stata data la possibilità di operare un cambiamento, relativamente al rigoroso e fallimentare rispetto delle politiche di austerità alla Grecia, essa non verrà offerta a nessun paese europeo.

É ora di comprenderlo.

Quindi, va posto come elemento prioritario per una formazione politica di sinistra, il ricercare mezzi, procedure, risorse e soluzioni per gestire il ritorno a una moneta che possa essere governata direttamente dallo Stato e non in funzione degli interessi delle banche private.

ESSERE SINISTRA E LE AZIONI POLITICHE SUL TERRITORIO

Come accennato nella prima parte di questo documento, l’azione politica di Essere Sinistra sul territorio prevede che il nostro soggetto politico non miri a diventare un micro partito autoreferenziale e ininfluente. É fondamentale mantenere un profilo di cooperazione con altri soggetti politici e movimenti e lavorare per una finalità più ampia che coinvolga tutte le realtà politiche presenti e a venire con cui condividere azioni politiche alternative a questo sistema di potere.

Lo spirito unitario è da ricercare con umiltà ma con determinazione sulla base di obiettivi di programma certi e condivisi, da realizzarsi nell’ambito di una struttura contenitore coerente e democraticamente organizzata e dentro la quale, Essere Sinistra come movimento, trovi una sintesi delle sue istanze presentandosi come soggetto collettivo, in cui le voci di tutte le pluralità che hanno contribuito a costruire il nostro movimento vengano espresse in maniera unitaria e coerente.

La doppia azione che ci riserviamo nel nostro agire politico proprio è da svolgersi sia sul piano democratico istituzionale sia su quello della mobilitazione democratica e pacifica, costruita insieme alle varie componenti sociali nei luoghi dove il conflitto e il disagio sono la realtà misconosciuta dai vertici della politica istituzionale: i quartieri, i luoghi di lavoro, le associazioni di disoccupati e le libere associazioni di cittadini in generale, i sindacati istituzionali che si aprono a prospettive di lotta concreta, i sindacati di base, le scuole e giungere fino ai centri sociali e alla grande ricchezza di intelligenze giovanili presenti nelle Università.

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23 settembre 2015

Il Coordinamento Politico del Movimento Essere Sinistra :

Franz Altomare, Ivana Fabris, Massimo Ribaudo, Simona Ghinassi Strocchi

Contributi diretti alla presente versione riveduta ed ampliata:

per la questione femminile: Raffaella Ipazia Biferale

per il tema ecologia e ambiente: Francesco Polesello

per una migliore definizione delle categorie sociali di riferimento: Alessandro Visalli

3 Pensieri su &Idquo;Manifesto del Movimento Essere Sinistra – MovES

  1. Pingback: Sinistra: ultima fermata | Essere Sinistra

  2. Pardonnez-moi par avance de cette liberté que je prends. Je suis une connaissance de Cosima Di Tommaso. Pouvez-vous lui dire que Blues Jazz Spirit cherche à la joindre … Voici mon mail : music010911@hotmail.fr . Merci d’avance pour ce que vous ferez. @ bientôt

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