Siamo passati dal diritto alla salute al dovere di ammalarci

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di Mario GALLINA

Sono state rese note le 208 prestazioni sanitarie che, nel linguaggio burocratico, sono a rischio di erogabilità o a condizioni di adeguatezza prescrittiva. Le parole nascondono la realtà:  saranno a pagamento e quindi passano nella sanità privata, ed i medici che le prescriveranno in regime di mutuabilità saranno sanzionati. 

Ci si avvia alla costruzione di uno Stato in cui il diritto alla salute, costituzionalmente sancita, diventa un optional. Le prestazioni identificate riguardano cure odontoiatriche, esami di ricerca genetica, della fondamentale radiologia diagnostica, Tac e risonanza magnetica, dialisi e medicina nucleare, persino analisi di routine come il controllo del colesterolo, sono da ripetere solo dopo 5 anni: avete capito bene dopo 5 anni! Nonché, ed è un’immensa vergogna, viene anche resa un optional la terapia palliativa del dolore nelle metastasi ossee. 

Si taglia sulla sanità con l’accetta, anzichè avere il coraggio di applicare i costi standard dei quali si fa sempre un gran parlare e sparlare, per intenderci la famosa siringa che costa l’ira di dio da una parte e 3 centesimi dall’altra: ma in quel senso non si muove una piuma, perchè bisognerebbe avere il coraggio di toccare gli interessi delle case farmaceutiche. Molto più semplice, invece, prendersela col pensionato e con la famiglia monoreddito che più che bestemmiargli appresso non può fare!

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La mano invisibile ora la vediamo. E’ un artiglio

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di Cosimo D. MATTEUCCI

C’è crisi, vero?
Una crisi amarissima, devastante, globalizzata, che sta erodendo non solo i patrimoni e i salari, ma anche credenze, dogmi, privilegi, idee radicate, tante speranze, e tanti diritti, specialmente quelli delle persone che stanno là, in fondo alla scala sociale.

E’ una crisi che ha investito gli Stati, che ha investito l’Italia e tutti i suoi comparti economici: dall’industria al commercio, dal lavoro dipendente al lavoro autonomo, sia manuale che intellettuale, colpendo innanzitutto i più deboli di ciascuna di esse; tuti gli altri infatti hanno sicuramente un reddito sufficiente per resistere ed attendere congiunture economiche più favorevoli, salvo non stiamo traendo profitto proprio da quelle attuali..

Ma perchè? Quali sono le sue cause di questa crisi? Ci avete mai pensato?
La risposta viene da sé: basti pensare che di fatto stiamo vivendo in una società modellata in base alle esigenze del mercato.

Quella “MANO INVISIBILE” E’ DIVENTATA VISIBILE e governa la politica, la morale, ed anche il diritto.

Quella mano opera in quello Stato, e poi in quell’altro, si inframmette in quel rapporto e in quell’altra relazione perchè deve prendere, deve prendere sempre, deve prendere il tuo lavoro, deve prendere i tuoi soldi, deve prendere la tua energia, deve prendere la tua vita, e deve prenderla per alimentare la sua.

Quelle che noi stiamo vivendo sono le conseguenze del liberismo, del libero mercato, delle libertà economica, che è solo arbitrio del più forte, in cui tutto è subordinato al profitto, a cominciare dai diritti delle persone.
E’ un sistema che non dovrebbe far stare tranquillli nemmeno i capitalisti, perche c’è sempre un capitale più grande di un altro.

E adesso prova ad alzare la testa: la vedi quella mano?