[James Galbraith e Daniel Munevar sono stati collaboratori dell’ex ministro delle Finanze della Grecia, Yanis Varoufakis , su diversi argomenti di natura economica, nella primavera del 2015. Galbraith è professore presso l’Università del Texas a Austin; Munevar è un ex consigliere al Ministero delle Finanze in Colombia, ed è un laureato dell’Università di Pinar del Rio a Cuba e della University of Texas di Austin. Traduzione dell’articolo Europe: What the Greek Memorandum Means pubblicato su Dissent di Claudia Baldini]
E’ una bugia sin dalla prima riga. “La Grecia ha chiesto il sostegno dei suoi partner europei…”. Così inizia il “Protocollo d’intesa per un programma triennale ESM” , che stabilisce le condizioni che la Grecia deve rispettare per evitare di essere governata in default sul proprio debito .
La realtà è che il primo ministro greco, Alexis Tsipras, è stato costretto ad accettare i termini che seguono in questo documento lungo e deprimente, sotto la minaccia che il sistema bancario del suo paese, interamente controllato dalla Banca Centrale Europea, sarebbe stato distrutto e prosciugato, e che sarebbe stato costretto a gestire una uscita disordinata dall’euro, per il quale il suo governo non si sentiva pronto, e per il quale di fatto non è pronto.
Qual è l’obiettivo delineato dal Memorandum? Il documento continua: “per ripristinare una crescita sostenibile, creare posti di lavoro, ridurre le disuguaglianze, e per affrontare i rischi per la propria stabilità finanziaria e per quella della zona euro”. Ora ragioniamo punto per punto su queste frasi.
“Ripristinare la crescita sostenibile”. In realtà, la Grecia non ha mai goduto di una crescita sostenibile sotto l’euro, vale a dire, non a partire dal 1999, almeno. La crescita in tutto il periodo prima del 2010 è stata costruita sul debito insostenibile, seguita, da allora, da un profondo e costante declino.
“Crea posti di lavoro “. Questo proprio non corrisponde alla realtà. Ricordiamo che il memorandum è in vigore dal 2010, e certamente il risultato non è rassicurante. Sotto la guida europea attraverso la cosiddetta ‘troika’, la disoccupazione greca ha raggiunto il 29 per cento complessivo e circa il 60 per cento tra i giovani, senza alcun segno di miglioramento.
“Ridurre le disuguaglianze”. Qui il cinismo è al massimo livello. Il Memorandum aumenta notevolmente le tasse ai poveri, li riduce per molti aspetti ai ricchi, e taglia le pensioni basse che sono la stragrande maggioranza ed assicurano quindi almeno un introito. Intanto gli agricoltori e i caseifici e piccoli professionisti, come i farmacisti saranno spazzati via dal Nord Europa e dalle multinazionali agroindustriali.